Manuel Pasqual, ex capitano viola, a margine dell’inaugurazione del murale di Davide Astori, parla di Davide e dell’importanza di essere capitano della Fiorentina: «Ringrazio la famiglia di Davide e Cure2Children per l’invito, ci tenevano alla mia presenza. Il fatto di rappresentare Davide con questo murale è un segnale, come renderlo partecipe all’interno del tessuto fiorentino, perché abbiamo visto cos’è stato per la città e per la Fiorentina. E allo stesso tempo cos’è stata Firenze per lui. Penso che la campagna con cui è stato lanciato questo murale sia stata fatta toccando i punti giusti, vista qual era la personalità di Davide e quello che stava facendo. Ultimo anno della fascia con i quattro colori di Firenze? Penso che la Fiorentina e il capitano che aveva promosso questa iniziativa, ovvero portare sul braccio i quattro colori di Firenze e tenere alto il ricordo e la memoria di Davide nella fascia di capitano, sia stato un passo importante. Mi auguro che nell’intelligenza delle persone a capo di queste determinate decisioni, si capisca che non c’è marketing. Non c’è un secondo scopo. Solo quello di tener alto il ricordo di una persona che era il capitano della Fiorentina, con dei grandissimi valori. Mi auguro che a bocce ferme, da qua all’inizio delle prossime avventure ufficiali, ci sia la possibilità di trovare un accordo per dare continuità a questa iniziativa, a questo ricordo di Davide. Cosa significa essere capitano? Il fatto di rappresentare una città come Firenze, una squadra come la Fiorentina è un motivo di orgoglio. Quando lo diventi, sai di avere alle spalle un flusso di gente, di tifosi, una città che vive per la Fiorentina. Quindi hai una spinta in più ma allo stesso tempo una grande responsabilità, per Firenze è sulla bocca di tutti a livello mondiale per la città che è. È un orgoglio esserne il capitano. Chi lo sarà la prossima stagione, presumo che ci sarà un nuovo corso, spero sia un calciatore che porti quello che è stato portato negli ultimi anni: la persona, l’uomo. E poi, anche se non è un top player, che rappresenti il fiorentino e i vecchi capitani che sono passati da qua. Il futuro della Fiorentina? Tutti quelli che vivono intorno al mondo Fiorentina, anche chi è stato adottato dalla città come me, vogliono vedere la squadra più in alto possibile. Sicuramente queste ultime due stagioni non sono state il massimo, ci auguriamo che da ora in poi si possa rivedere la Fiorentina lottare per obiettivi consoni alla città, alla sua storia. E che qualcuno possa portare anche qualche trofeo».