Il direttore generale della Fiorentina Pantaleo Corvino ha parlato alla Nazione, queste le sue parole:
“Tanti protagonisti del vecchio ciclo volevano andare via, qualcuno ce lo ha detto con lealtà, qualcuno meno. Abbiamo reso più italiana la Fiorentina e abbassato l’età media. È presto per giudicare giocatori che ancora non si sono visti. Su 75 milioni spesi, 20 sono stati per giovani promesse e questo vuol dire guardare al futuro.
Monte ingaggi? Abbiamo ridotto il monte ingaggi a 36 milioni per fare equilibrio dopo la sofferenza. Ma questo ormai fa parte del passato, da oggi in poi ripartiremo e avremo un monte ingaggi da 50 milioni
Della Valle? Noi li sentiamo vicini, sono una proprietà presente. Assicuro che il loro amore per Firenze è rimasto lo stesso, non hanno intenzione di passare la mano. Se c’è stata amarezza, questa non riguarda i tifosi che hanno sempre dimostrato di amare la squadra standole vicino. La vera forza del calcio è l’unione tra tifosi e proprietà. Tutto passa ma la società resta. Vorrei lo capisse chi critica sempre tutti i giorni.
Critiche a Pioli? Il passato parla per lui. Non è stato favorito dai tempi di mercato e qui ci prendiamo le nostre responsabilità ma fino alla partita contro la Roma eravamo al settimo posto dopo una rivoluzione totale. Abbiamo bisogno di tempo.
Troppi 8 milioni per Vitor Hugo? Noi lo consideriamo un giocatore di alto livello. Così come Milenkovic. Che hanno avuto la sfortuna di avere davanti Pezzella..
Pezzella lo riscattiamo a giugno. Badelj è un ragazzo straordinario che quest’estate ci ha chiesto di rimanere. Lui sa che vorremmo restasse, aspettiamo che ci dica lui quando metterci a parlare.
Terzini? Mi prendo la responsabilità anche se guardate le altre squadre vedere che c’è carenza nel ruolo. Tutto è migliorabile, a gennaio proveremo a risolvere questo problema anche se per esperienza so che gennaio non sempre da le soluzioni giuste.
Astori? Adesso ci sono altre priorità. Il vecchio accordo non è ancora vicino alla scadenza. Babacar? Valutiamo le prestazioni di tutti, vogliamo ricostruire e capire chi si merita la riconferma.”