Almeno a parole, Christian Norgaard si candida per un posto da titolare nella Fiorentina. Un bel passo, per uno arrivato in estate e che fino a oggi ha giocato circa mezz’ora in Serie A, nella partita stravinta contro il Chievo. Risultato già acquisito, zero pressione, avversari già demotivati. Fu un esordio soft. Poi Pioli lo ha messo in naftalina. Più o meno i centrocampisti hanno giocato tutti, tranne lui.
Il passaggio dal Brondby alla Fiorentina è stato complicato. Adattarsi al calcio italiano lo è stato di più. Ritmi diversi, in allenamento ed in partita, tanto che Pioli si è dovuto prendere un paio di mesi per far ambientare il centrocampista danese. In mezzo un paio di convocazioni in Nazionale e l’infortunio al ginocchio nel mese di ottobre, patito proprio in allenamento con la Danimarca.
Oggi la musica sembra cambiata. “Credo che il nostro sia un centrocampo ricco di tanta qualità. Il tecnico sa che può sempre contare su di me, anche se all’inizio ho avuto bisogno di calarmi al meglio in queste nuove dinamiche. Il campionato, però, è lungo e non ho dubbi sul fatto che presto arriverà anche il mio momento”. Parole pronunciate a La Nazione, particolarmente significative.
Il messaggio a Pioli è stato mandato, recapitato forte e chiaro. Per la serie: sono pronto per prendere in mano il centrocampo della Fiorentina. Affermazione forte, certo, ma in sostanza è così. Perché Pioli ha bisogno di riportare Veretout sul centro sinistra. Ha bisogno dei suoi strappi e degli inserimenti. E di conseguenza c’è bisogno in mezzo al campo di un giocatore che dia il tempo giusto ed il ritmo alla manovra. Norgaard si candida, Pioli lo ascolterà già da Bologna?