La rivoluzione d’autunno ci sarà. Questo è il dato di fatto da cui partire, perché è più che lecito aspettarsi già da Bologna qualcosa di nuovo nello scacchiere tattico di Pioli. La Fiorentina si presenterà al Dall’Ara in una veste nuova. Vedremo quanti uomini cambieranno, ma la sensazione è che possano mutare anche movimenti, sincronismi, situazioni tattiche. Da capire se anche il sistema di gioco subirà variazioni.
Pioli è costretto a proporre qualcosa di nuovo, perché ormai la sua Fiorentina è fragile e leggibile. In diversi sperano in una chance dopo la sosta. Ne abbiamo parlato. Da Norgaard a Dabo, passando per Vlahovic e pure Mirallas. Fra i tanti, c’è anche Riccardo Sottil, fin qui un po’ ai margini del progetto tecnico di Pioli.
L’esterno figlio d’arte è rimasto a Firenze per imparare e lavorare con i grandi, ma sicuramente avrebbe sperato in un minutaggio maggiore in questi primi mesi di campionato. Invece Pioli gli ha concesso solo 18 minuti di gioco, più recupero. Due mini scampoli di partita, nel pareggio di Genova contro la Sampdoria e nella sconfitta di Roma contro la Lazio.
In più, Sottil è sceso due volte in Primavera. Casualmente, nelle due occasioni in cui ha giocato con la squadra di Bigica, la Fiorentina ha perso. 1-4 in casa contro il Toro, e la sconfitta interna di sabato scorso contro il Cagliari per 0-1. Ed in queste due partite non ha lasciato negli occhi segnali incredibili, come invece faceva lo scorso anno nella stessa categoria.
Ma da una parte è pure comprensibile, perché per essere un giocatore della prima squadra ed andare a giocare in Primavera serve una certa forza mentale. Non è il primo caso in cui il giocatore fa fatica a ‘regredire’ fra i giovani. Sottil, però, spera in un’occasione vera con i grandi. E chissà che nella rivoluzione d’autunno Pioli non peschi nel mazzo proprio lui per rinvigorire un tridente che, per ora, non dà i frutti sperati.