Domenica arriva il Torino e Pioli dal primo minuto dovrà rinunciare a Federico Chiesa alle prese con un fastidioso infortunio. Così il tecnico deve ridisegnare l’attacco della Fiorentina e lo farà puntando su un attacco inedito con due attaccanti di peso come Luis Muriel, già rientrato dagli impegni con la Colombia, e Giovanni Simeone che è rimasto a Firenze a lavorare nel corso di queste due settimane. Un attacco atipico che punta sulla sostanza sotto gli occhi di Gabriel Batistuta che domenica sarà al ‘Franchi’ per assistere alla partita. Attacco dunque con due centravanti veri, come non si era mai visto in questa Fiorentina, supportati da un trequartista di qualità come Kevin Mirallas. Il belga ormai è da considerare un titolare della Fiorentina e lui avrà il compito di cucire il gioco tra il centrocampo e l’attacco imbeccando poi le due punte per cercare di scardinare la difesa del Torino.
Poi, ovviamente, c’è il dubbio Chiesa. Cosa fare con Federico? Il giocatore, ha fatto sapere la Fiorentina qualche giorno fa, sta portando avanti un lavoro personalizzato e non si sa se si sia allenato in gruppo oppure no, ma l’opzione più probabile è la seconda. Chiesa è da gestire con l’obiettivo di metterlo in campo per 90 minuti il 25 aprile contro l’Atalanta nel ritorno della semifinale di Coppa Italia. Dunque domenica Chiesa non giocherà dall’inizio ma potrebbe andare comunque in panchina. La settimana della Fiorentina poi avrà Roma in trasferta e Frosinone in casa e vedremo se Chiesa riuscirà a giocarne almeno una di queste tre ma è chiaro che non ci deve essere fretta su Chiesa perché tanto il campionato è andato e non c’è un motivo valido per rischiare il miglior giocatore viola in partita sostanzialmente inutili.