Davide Astori, il centrale difensivo viola, da ieri sera a Moena e dove oggi ha svolto il suo primo allenamento sotto la guida del nuovo allenatore, Stefano Pioli, ha parlato in conferenza stampa.
Ha risposto a domande su parecchi temi e su molti argomenti
Sei il favorito per la fascia di capitano, ti piacerebbe?
“Non dipende da me dirlo, siamo tre o quattro che possiamo ricoprire questo ruolo. E’ una decisione che spetterà al mister e alla società. La figura del capitano è una figura di riferimento per tutti. Nello spogliatoi, in realtà, ci sono sempre 4-5 giocatori che possono essere i capitani della squadra, poi portare la fascia al braccio è un’altra cosa. Io non penso che un leader carismatico debba giocare per forza 40 partite l’anno. I nomi non li faccio ma chiaramente chi è qui da più tempo e sentono molto il far parte della Fiorentina, come Tomovic e Tatarusanu. Anche io mi sento un leader”.
Che cosa ti senti di dire ad altri giocatori importanti che potrebbero arrivare a Firenze?
“Qui c’è la certezza che sarà costruita una squadra competitiva, la tifoseria lo è, e ambiziosa è anche la società.
Cosa rappresenta per te la Fiorentina?
“Una esperienza quella alla Fiorentina importante. Due anni belli, ci sono stati degli alti e bassi, ma anche l’anno scorso nonostante alti e bassi è stata per me positiva. Far bene in giola è il punto di partenza per andare ai prossimi Mondiali”.
Perché alcuni giocatori importanti sono andati via o vogliono andare via?
“ Non e’ possibile generalizzare, ogni situazione deve essere valutata singolarmente. Per Gonzalo, le parti non si sono ritrovate sul piano prettamente economico.
Per Borja Valero è stata una decisone che ha soddisfatto le parti, lui ha accettato l’offerta. Per altri giocatori c’è l’ambizione di giocare la Champions League e l’Europa League che per adesso la Fiorentina non può fare”
Qual è la strada più breve per uscire dalla situazione in cui si è ritrovata la Fiorentina?
“Quella di iniziare bene, e chiediamo ai tifosi di starci il più vicino possibile”.
Quanto perde in personalità la Fiorentina senza Gonzalo Rodriguez e Borja Valero
“Sicuramente abbiamo perso due figure importanti, due giocatori importanti che tanto hanno dato alla Fiorentina anche nello spogliatoio. Non mi preoccupa, però, il cambiamento in seno allo spogliatoio, bensi’ chi arriverà al loro posto.
Su Vitor Hugo
“Ancora non lo conosco, ha iniziato adesso a parlare qualcosa di italiani”
Su Pioli
“ L’ ho conosciuto come persona alla mano, come allenatore e’ presto, visto che ho svolto un solo allenamento”.
Sula comunicato della Società riguardo la messa in vendita della Fiorentina
“Sono rimasto come tutti voi, ma è la proprietà che deve rispondere e non i giocatori”
Sul mancato rinnovo di Bernardeschi
“È un ragazzo sensibile e ha a cuore la Fiorentina. So che per lui è stato difficile prendere questa decisione. È un ragazzo molto ambizioso e vuol arrivare in fretta. Forse qualcunopensa che per Federico sia stato facile dire di no al rinnovo della Fiorentina, invece non è stato così”
Le differenze tra Pioli e Sousa e il ruolo di Giancarlo Antognoni
“Le differenze tra i due allenatori ancora non saprei, per quanto fatto solo mi sembra che Pioli sia piu’ ” italiano” e molto attento alla fase difensiva.
Giancarlo ci è stato molto vicino anche l’anno scorso e anche in questa stagione ci potrà dare una grande mano”.