C’è voglia di Fiorentina. Lo si respira in città, nei bar e negli abituali ritrovi. Si respira anche sui social. I quattro pareggi consecutivi (subiti in rimonta), compreso quello di Frosinone accolto come una sconfitta, avevano un po’ smorzato l’entusiasmo. Ma a Firenze senza Fiorentina non si può stare e la pausa per gli impegni della Nazionale è sempre associata ad una mezza sciagura.
Così è stato anche stavolta, nonostante qualche tentennamento della squadra di Pioli. Gruppo che vuole andarsi a riprendere i punti persi, già da domani in casa del Bologna. La caccia alla prima vittoria in trasferta continua e, mancata l’occasione di Frosinone, quella di domani somiglia ad un’altra ghiotta chance.
La Fiorentina al Dall’Ara non sarà sola. Anzi. I dati della vigilia parlano di oltre 1.794 tifosi pronti a partire domattina. Trasferta molto vicina e agevole, anche per le famiglie. Ma è un dato importante sul quale riflettere, perché sicuramente non siamo di fronte alle invasioni degli anni ’90, ma quasi 2.000 tifosi al seguito, in questo periodo, è tanta roba.
Per questi numeri c’è soddisfazione, come anche per quelli del Franchi, che quest’anno ha ricominciato a galleggiare sempre sopra la soglia dei 30.000 presenti (poco meno contro la Spal). Soddisfazione da parte della società, che prova a ricucire sempre di più il rapporto tra la proprietà ed una parte della tifoseria.
Percorso complicatissimo, perché almeno per adesso, chi va in trasferta e la gran parte di chi riempie il Franchi lo fa per amore della maglia. Un amore viscerale, di cui è impossibile fare a meno. Per battere qualche colpo, la società viola ha a disposizione l’arma del mercato, con la speranza che non sia l’ennesima occasione per perdere consensi.