Anche quando non gioca la sua migliore partita, Gaetano Castrovilli offre una prestazione positiva confermandosi ormai come un titolare inamovibile della nuova Fiorentina di Montella, una certezza. Paragonato ad Antognoni da Montella e a Tardelli da Barone, in realtà il giovane giocatore viola, in attesa della convocazione in Nazionale, non assomiglia a nessuno se non a un se stesso ancora in costruzione. Contro l’Udinese, nel 3-4-1-2 Gaetano si trova dietro a Chiesa e Ribery e davanti alla linea del centrocampo composta da Pulgar e Badelj e sui lati Dalbert e Lirola. In quella posizione, come giustamente gli aveva chiesto Montella, deva segnare e il talentuoso numero 8 viola ha prontamente risposto a San Siro domenica scorsa firmando il suo primo gol in Serie A. Contro i friulani non si ripete ma la sua prova, come abbiamo detto all’inizio, è più che positiva, a nostro avviso, quantificandola in un ipotetico voto, un 6,5.
Vediamola, la sua partita. Al 16’, pronto alla ripartenza, resiste alla carica dell’avversario e sceglie di servire Dalbert quando forse sarebbe stato preferibile Chiesa sull’altro lato. Al 23’ il suo tiro, dopo l’elaborata azione Ribery – Chiesa, viene deviato in angolo. Al 35’ guadagna un angolo e sull’azione seguente prova la deviazione sotto porta anche questa deviata in corner. Al 37’ buono il pallonetto a servire in area Chiesa. Viene ammonito al 38’ per un gomito largo nei confronti di un avversario. Al 54’ provoca l’ammonizione di Samir. Con l’inserimento di Benassi al 64’ arretra di posizione accanto a Pulgar lasciando a Benassi i compiti prevalentemente offensivi di inserimento. Grande azione alla mezz’ora quando si libera con un colpo di tacco di un avversario e lancia in profondità Benassi. Al 77’ i crampi lo fermano a ulteriore dimostrazione della generosità e abnegazione in campo per cui esce all’81’, sostituito da Zurkowski, ricevendo la standing ovation del “Franchi”.