Cambia allenatore che a sua volta cambia modulo e in parte gli uomini ma alla fine il risultato sul campo della Fiorentina è sempre lo stesso: un pareggio deludente e con pochi contenuti contro un Bologna che era arrivato a Firenze proprio per portarsi a casa un punto e così ha fatto.
I viola hanno avuto due o tre occasioni ma non sono riusciti a concretizzarle e così alla fine eccoci a commentare l’ennesimo pareggio viola, il primo di Montella ma sempre sulla scia di quelli tristi di Pioli.
Eppure Montella ci ha messo del suo per cambiare le cose. Abbiamo visto la Fiorentina con il 3-5-2, un inedito per questo ciclo, bocciati Vitor Hugo e Benassi, promossi Ceccherini e Dabo. Un centrocampo numericamente folto con quantità e qualità ma questa proprio non è la stagione di Veretout. Il francese, chiamato a impostare, non ha risposto presente e come sta facendo in tutta questa stagione non riesce a essere determinante all’interno della partita. Non combina guai Ceccherini e quindi già per questo la sua prestazione.
Ma, come si diceva, nonostante questi cambi la Fiorentina non decolla e rimane ferma al palo. Un punto conquistato contro Frosinone e Bologna in casa (peggio addirittura del girone di andata quando in trasferta la Fiorentina le aveva pareggiate entrambe). C’è tanto da lavorare e Montella lo sa ma di tempo a questo punto non ce ne è e il tecnico deve trovare il coniglio dal cilindro se vuole conquistare la finale della Coppa Italia.