Nel pomoeriggio di ieri, anche Joe Barone era presente al Centro Sportivo Davide Astori e, alla sua uscita, ha parlato per dare un parere sul momento attuale della Fiorentina, sul rientro dei giocatori, sul mister, ma anche di sul mercato e sulle nuove maglie.
Barone sulla squadra
“Vedere la squadra, il mister e tutto lo staff è sempre un piacere me. Adesso stiamo facendo tutti i controlli del caso e poi cominceremo il ritiro per la prossima stagione. Amrabat? E’ stato veramente un piacere incontrarlo. Ci siamo incrociati e abbiamo scambiato due parole in inglese, finalmente è arrivato alla Fiorentina”.
Sul mercato che si prospetta lungo e difficile.
“Al momento non c’è niente di nuovo, ma stiamo lavorando. Abbiamo fatto già un ottimo mercato a gennaio, siamo molto contenti del gruppo che adesso abbiamo a disposizione. Adesso vediamo quali saranno le possibilità in questo mercato, un mercato che sarà molto lungo. Stiamo aspettando il ritorno di Rocco Commisso in Italia, siamo come sempre in contatto con lui. A Firenze è sempre presente Joseph, che ormai si sta stabilendo in città. Aspettiamo vivamente il presidente, ma sappiamo che con i controlli attuali è veramente impegnativo per lui tornare a Firenze. Chiesa e Milenkovic fuori dalla presentazione delle nuove maglie? Non è un indizio di mercato, ma una situazione di marketing”.
L’ipotesi di uno slittamento del campionato 2020-2021.
“E’ una cosa che stiamo valutando giorno dopo giorno. Al momento il campionato ha una data prestabilita per l’inizio, che è il 19 settembre, poi se la Federazione cambierà idea, e penso di no, vedremo quale saranno le opzioni percorribili”.
Sulle nuove maglie.
“Credo che la cosa più importante sia che adesso abbiamo Kappa, un brand importante quando si parla di Made in Italy. Oltretutto siamo una rappresentanza sia per il femminile che il maschile. Tutte e due le squadre sono contente della nuova maglia, mentre per parlare della terza maglia c’è ancora tempo”.
Sulle parole di Commisso su stadio e infrastrutture (“Se non sarà possibile fare il Centro Sportivo, non faremo neanche lo stadio”).
“L’idea è sempre la stessa, quando parla il presidente parla il proprietario e non si cambia idea”.