La vittoria, questa sconosciuta che la Fiorentina non coglieva dal 30 settembre gara interna con l’Atalanta, si riaffaccia al “Franchi” per i viola che colpiscono tre volte l’Empoli dopo essere passati in svantaggio. Iachini disegna una squadra coperta e pronta a ripartire in contropiede così, dopo una prima avvisaglia al 14’ con Caputo sul cui tiro Lafont respinge alla Garella, al 24’ il temuto Caputo con un rasoterra trova indisturbato alla deviazione sotto porta Krunic. 0 a 1 per l’Empoli proprio quando i viola avevano avuto le prime iniziative, al 18’ con il gol annullato a Biraghi e al 22’ con il colpo di testa di Vitor Hugo di poco a lato. La “Fiesole” incita “tutto lo stadio” ma i larghi spazi vuoti in Maratona e Ferrovia dimostrano come il freddo e forse una certa indifferenza abbiano tenuto a casa tanti fiorentini in questa domenica invernale prenatalizia. Ci pensa Mirallas al 40’, come già aveva fatto in extremis col Sassuolo, a evitare che la panchina di Pioli possa avere qualche scricchiolio. L’assist è di Simeone e il cholito dopo quasi un’ora di gioco dimostra di avere ripreso confidenza col gol quando di testa devia alla perfezione il cross dalla sinistra a rientrare di Biraghi. La successiva esultanza dell’argentino col dito a zittire la Fiesole è, però, riprovevole, e apre forse una piccola frattura col pubblico fiorentino. Al 75’ Lafont salva il pareggio con un intervento d’istinto notevole sul rasoterra di Krunic e anche questo è un messaggio di speranza per il prosieguo del campionato, poi Dabo si fa tutto il campo e di potenza segna il gol del 3 a 1. Con la zona retrocessione più lontana e quella Uefa più vicina, si ragiona meglio.