La Fiorentina, dopo la bella ed importante vittoria ottenuta la scorsa settimana contro il Benevento, è caduta oggi in casa contro il Milan. I viola si sono piazzati in campo con uno schema di gioco diverso rispetto a quello usato solitamente, ovvero con il 4-4-2. I gigliati iniziano la gara in modo troppo “morbido” tanto che al 9′ Ibrahimovic, tenuto in gioco da Martinez Quarta ha trafitto Dragowski. Al 17′ però grazie ad una punizione perfetta di Pulgar i viola si sono rimessi in carreggiata. E’ stato rotto un tabù che persisteva dal 15 luglio dello scorso anno, quando a Lecce, Rachid Ghezzal al 38′ segnò. Terracciano, è entrato negli ultimi minuti al posto di Dragowski, out per infortunio alla caviglia, ma sia sul 2-2 che sul 3-2 poteva sicuramente fare di più. Non una buona gara quella giocata dalla difesa viola, Pezzella, sovrastato da Ibrahimovic (fisicità probabilmente fallosa quella subita sul gol dello svedese), ottimo il colpo di tacco con cui ha sfiorato il gol. Della retroguardia viola Caceres è quello che pur essendo fuori ruolo, ha fatto una prestazione migliore. Martinez Quarta ha tenuto colpevolmente in gioco Zlatan Ibrahimovic, sul gol dello svedese. Stesso errore commesso poi da Milenkovic, ma il campione svedese l’ha graziato colpendo la traversa.
A centrocampo Castrovilli si è fatto notare soltanto per la punzione presa, poi trasformata in gol da Pulgar. Nella ripresa Ribery è stato abile nel portare in vantaggio la Fiorentina. Tra l’altro 1° gol al Franchi per il campione francese. Vlahovic, pochi palloni giocabili ricevuti in questa gara, ottimo l’assist per l’ex Bayern. I cambi hanno indirizzato l’esito della gara, il Milan ha aumentato i giri mentre la Fiorentina, in riserva di energie ha subito il 3-2. Nel finale Prandelli ha effettuato un triplo cambio, ma i giocatori che sono entrati non hanno dato alcun apporto, non hanno sortito effetti positivi per la gara. Nell’era dei cinque cambi, un fattore sicuramente non da poco.