E’ un periodo, una stagione, in cui alla Fiorentina niente gira nel verso giusto. Ieri a Empoli è arrivata un’altra sconfitta pesante (specie per il morale) in una gara che però i viola non hanno giocato peggio di altre volte. Anzi Simeone & co. hanno avuto tante occasioni per segnare ma non ci sono mai riusciti, vuoi per la mira poco precisa vuoi per una prova maiuscola di Dragowski (portiere in prestito proprio dalla Fiorentina) e alla fine è l’Empoli che prende l’intera posta grazie al gol di Farias che si arrampica sul distratto Milenkovic e batte l’incolpevole Lafont.
Nel dopo gara Montella ha parlato di negatività nell’aria sia a livello mediatico che dentro lo spogliatoio, un sentimento che non fa che peggiorare una situazione già particolarmente tesa nell’ambiente viola. Ha ragione Montella a parlare di negatività perché questa Fiorentina getta nello sconforto, è una squadra da cui ti aspetti che possa perdere contro chiunque e che non possa mai vincere. Ma questa negatività è la conseguenza di un periodo imbarazzante della squadra, della società e della proprietà. Negli ultimi mesi è stato sbagliato tutto sia in campo sia fuori (con i famosi comunicati). I giocatori hanno staccato la spina dalle dimissioni di Pioli e poi si sono impauriti (di cosa non si sa), i Della Valle dopo un paio di comunicati durissimi sono nuovamente scomparsi con Andrea che prova a caricare la squadra al Centro Sportivo ma il primo a non credere più in questo gruppo è proprio lui.
Quindi è vero che c’è negatività nell’aria ma è un sentimento, una conseguenza, di ciò che la Fiorentina ha fatto in tutta la stagione, ovvero una grande confusione, tantissimi errori e un senso di abbandono che ogni tifoso sente dentro di sé.