Il nostro Direttore, Stefano Ballerini è arrivato tra i primi in Piazza Santa Croce per presenziare ai funerali di Davide Astori, gia’ ieri presente a Coverciano con un mazzo di fiori a nome della testata Firenze ViolaSupersport ci informa con discrezione e commossa partecipazione di quanto sta avvenendo.
Firenze piange Davide Astori, in piazza Santa Croce un brusio, rotto soltanto dagli applausi all’ arrivo delle varie squadre che presenzieranno all’ interno della Basilica, off limits per pubblico e fotografi.
Un silenzio irreale, rotto da un fragoroso applauso al passaggio dei giocatori della squadra più “odiata” a Firenze, la Juventus con in testa Gigi Buffon, compagno di nazionale del Capitano viola.
Presenti anche la Spal con il suo allenatore Leonardo Semplici, il Bologna, il Sassuolo con il suo allenatore ed ex viola Beppe Iachini, passa la rappresentativa dell’ Inter, c’è Spalletti ed un visibilmente commosso Borja Valero, passa in silenzio, da solo, Damiano Tommasi.
Alle 10,30 il feretro entra in Basilica, in piazza si spengono anche le ultime voci, le vecchie pietre ascoltano il silenzio assordante dei tifosi accorsi a salutare, il capitano, il difensore ma soprattutto l’ uomo Davide Astori.
Il padre della compagna di Astori, Francesca Fioretti, accusa un malore all’ interno della Basilica.
Bandiere viola sventolano mosse da un vento invisibile, è l’amore di Firenze, della sua gente, il cuore antico di una Città che sa riconoscere il valore, l’onore, l’attaccamento ai colori, che si divide sempre e da sempre in fazioni, ma che sa essere Popolo nelle ore e nei momenti che scandiscono la sua storia.
Inizia la cerimonia funebre, gli altoparlanti posti sul sagrato riecheggiano le parole dell’ officiante, un nodo serra la gola, gli occhi si inumidiscono, vecchi e giovani tifosi stringono di amore e di affetto il loro capitano, la sua compagna, la sua famiglia.
Nell’ omelia il cardinale di Firenze , Giuseppe Betori, mette in risalto le qualità di Davide,
Il fratello Marco in chiesa ha preso la parola, tra le lacrime, rivolgendo il pensiero proprio alla compagna di Astori Francesca e alla piccola Vittoria, la figlia di due anni del giocatore: «Grazie a tutti. In questi giorni ci avete dimostrato quanto bene ci volete. Sarò breve come lo eri tu. Un abbraccio alla Franci e a Vichi, a Bruno, a mamma e papà. Grazie, Davide». «Ti prometto che sarò breve come piacerebbe a te – ha detto anche il compagno di squadra Milan Badelj, parlando di lui al tempo presente – Il tuo nome in ebraico significa amato, eletto, Davide tu sei semplice, diretto, pragmatico. Con il tuo sguardo profondo riesci a entrare nel cuore delle persone e rimanerci. Hai sempre parlato con il cuore tenendoci uniti. Hai il dono della lingua universale del cuore. Sei il figlio e il fratello che ognuno vorrebbe avere. Avere te al fianco fa sentire al sicuro. Come possiamo dimenticare le tue risate, tu sei il calcio, quello puro dei bambini. Vittoria deve sapere chi è suo padre, un uomo con la U maiuscola. Al mattino quando arrivavi nella stanza della terapia eri il primo ad accendere la luce. Per tutti noi tu sei questo, luce» ha concluso.