La Fiorentina si prende i 3 punti a Bologna ma mostra ancora due facce: la prima, bellissima, del primo tempo, mette in mostra intuizioni, velocità, rapidità di esecuzione, schemi di gioco e capacità tecniche individuali e di squadra. La seconda, del secondo tempo, evidenzia lentezza, indolenza di molti giocatori, difficoltà di gestione della palla e scarsa determinazione, pur in superiorità numerica.
La vittoria a Bologna getta nel cestino tutte le polemiche sul rendimento della squadra, che adesso si ritrova al sesto posto, con una partita in meno, pur in attesa delle partite di oggi, che probabilmente avvicineranno qualche avversaria alla zona Europa League. E soprattutto tumula le sconsiderate dichiarazioni dell’allenatore che, quant’anche mal interpretate, potevamo prestare il fianco ad alibi e dietrologie di cui sinceramente non abbiamo bisogno.
Noi, i tifosi, la città abbiamo un sogno, che ci piace accarezzare e che spingerà sempre la squadra oltre i propri limiti: la continuità di gioco e di risultati.
Già vedere le due Fiorentine, quella bella e quella brutta, nella stessa partita, consente di raggiungere obiettivi importanti come quelli di Bologna: riuscire a non vedere più la Fiorentina “brutta” è il sogno che, onestamente, anche Sousa dovrebbe avere.
Ieri i voti dei giocatori sono il risultato di una media aritmetica tra il primo e il secondo tempo: per molti, se non quasi tutti, 7 nel primo e 5 nel secondo. Molto ha influito la tentazione (sbagliata) di “addormentare” la partita, in superiorità numerica, gestendo la palla e rallentando il gioco. Ma anche i cambi dell’allenatore non hanno aiutato: se togliere Salcedo aveva un senso per proteggerlo dalla seconda ammonizione, levare Ilicic e Berna, protagonisti di un eccellente primo tempo, (lasciando uno spento Tello per tutta la partita) non ci è sembrata una mossa vincente.
Il risultato comunque affonda tutte le polemiche e impone l’obiettivo di dare continuità di gioco e di risultati: Giovedì archiviamo la pratica Europa League con una vittoria con lo Slovan Liberec (che consentirà a Sousa di gestire un corposo turn over con il Paok nel successivo incontro al Franchi della quinta partita del girone). Poi testa alla Sampdoria: tre punti con i dotiani faranno sognare tutti in noi nella settimana di sosta in attesa della trasferta di Empoli.