Basta poco per perdere l’equilibrio e farsi prendere da facili isterismi. Fino ad un paio di settimane in molti dicevano “la Fiorentina deve cominciare a guardarsi indietro” mentre dopo ieri sera la situazione si è ribaltata “la Fiorentina punta alla Champions League“.
Ecco era un’esagerazione prima com’è un’esagerazione adesso. La Fiorentina non è da retrocessione tanto quanto non è da Champions League. E’ un ragionamento equilibrato che parte dall’analisi della rosa, dell’allenatore, e di queste 17 giornate andate in archivio.
Una squadra che punta ad andare in Champions League non può avere un rendimento tanto altalenante come quello viola. Perfino una squadra che non sta facendo grandi cose come l’Inter (candidata al terzo posto) ha la bellezza di otto punti in più.
A tiro, dicono gli ottimisti, c’è la Lazio. Sì, è vero, ad oggi i biancocelesti hanno solamente tre punti in più della Fiorentina (ovvero quelli dello scontro diretto vinto) ma ultimamente anche loro non avevano ingranato bene e alla lunga è difficile immaginare una debacle della Lazio.
Quindi per essere realisti, centrati, e con i piedi per terra possiamo dire che la Fiorentina si giocherà un posto in Europa League e se la Roma continuerà così il sesto posto sarà a disposizione di chi saprà approfittare meglio della situazione giallorossa.