Se la Fiorentina oggi è la maggior indiziata ad andare in Serie B non è un frutto del caso o della sfortuna ma è frutto della programmazione fatta in questi due anni. Inutile continuare a prendersi in giro se la società non vuole guardare in faccia la realtà possono sempre farlo ma noi abbiamo l’obbligo di sottolineare i perché di questo disastro annunciato. Da Commisso in giù in due anni non ne hanno azzeccata una. Rocco giustamente dice che l’Atalanta ha impiegato 5/6 anni per ingranare e nel frattempo sono anche andati in B. Vero ma non è obbligatorio impiegarci lo stesso tempo e soprattutto non è obbligatorio retrocedere. Si possono fare le cose bene da subito se ci si circonda dei manager giusti. Oggi la Fiorentina è una squadra scarsa che entra in campo rassegnata perché consapevole che tanto prima o poi prende gol e perde. E anche a Reggio Emilia è andata così. Anche perché per fare il catenaccio serve la squadra giusta e la Fiorentina non ha neanche un difensore capace di marcare un uomo per 90 minuti. Se la Fiorentina oggi si trova a 5 punti dal baratro con un calendario ai limiti dell’impossibile non è sfortuna ma programmazione. Sì perché Commisso ha detto che c’è stata programmazione in questi due anni e questi sono i risultati. La cosa ancora più incredibile è che, pare, alla fine in caso di salvezza l’unico a saltare sarà l’allenatore.