La Fiorentina di Montella 2019-20 non può e non deve essere paragonata quella della passata stagione, anche se nelle ultime 7 giornate di campionato, sulla panchina viola c’era sempre l’Aeroplanino. Ma le differenze sono notevoli. Sono due squadre diverse. Sono state costruite da due direttori sportivi diversi. Hanno calciatori diversi. Giocano un calcio diverso. E, come se non bastasse, hanno due proprietà diverse. L’anno scorso la Fiorentina era di proprietà dei Della Valle, era stata costruita da Pantaleo Corvino e aveva una squadra dove pochi elementi erano considerati realmente di spicco, ovvero Pezzella e Chiesa. E sono quei due elementi che, guarda un po’, sono rimasti anche nella Fiorentina attuale. Quella che ha una proprietà italo-americana. E che è stata costruita da Daniele Pradè, un uomo di calcio che conosce meglio di chiunque altro Vincenzo Montella, la sua ideologia di calcio e le caratteristiche dei giocatori che a lui fanno più comodo. Per tutti questi motivi, la Fiorentina 2019-20 ha bisogno di tempo e di fiducia. Non illimitati, certo. Ma almeno per un paio di mesi, fino a quando la squadra non si sarà del tutto amalgamata. Anche perché, non dimentichiamolo: Montella ha avuto la rosa a disposizione solo alla fine del calciomercato.
E fino a qui, tutto torna. Anzi, deve tornare. Il problema, nel calcio, è che i risultati non sono importanti, sono tutto. È per questo che oggi, dopo appena due punti conquistati in quattro giornate di campionato – tre delle quali giocate contro tre delle prime quattro classificate nella scorsa stagione ovvero Napoli, Juventus e Atalanta – Montella è da molti messo in discussione. E per quasi tutti in bilico.
In questa stagione la Fiorentina ha giocato 5 partite, 4 di campionato e 1 di Coppa Italia. In campionato sono arrivati 2 pareggi (contro Juventus e Atalanta) e 2 sconfitte (contro Napoli e Genoa). In Coppa Italia è arrivata una vittoria in rimonta contro il Monza. Nella passata stagione, da quando Montella è subentrato a Pioli alla 32ª giornata di campionato, la squadra viola ha disputato 8 partite, 7 di campionato e 1 di Coppa Italia. In campionato sono arrivati 2 pareggi (contro Bologna e Genoa) e 5 sconfitte (contro Juventus, Sassuolo, Empoli, Milan e Parma). In Coppa Italia è arrivata una sconfitta, con tanto di eliminazione del turno, a Bergamo contro l’Atalanta. Questo significa che da quanto l’Aeroplanino è tornato sulla panchina della Fiorentina, la squadra è riuscita a vincere solo una volta contro il Monza. E soprattutto che nelle ultime 13 partite ufficiali, la Fiorentina ne ha pareggiate 4, perse 8 e vinte una sola.
A questo, aggiungiamoci il fatto che la Fiorentina non vince una partita in campionato dal lontano 17 febbraio 2019 (Spal-Fiorentina 1-4) e che, addirittura, non vince una partita di campionato al Franchi dal 16 dicembre 2018 (Fiorentina-Empoli 3-1). Questo significa che Fiorentina non vince in casa in campionato da 281 giorni… È evidente che il pubblico di Firenze, adesso, pretenda di tornare a gioire per un successo. Come biasimarlo? Ed è ancor più evidente che mercoledì sera, contro la Sampdoria, per la squadra di Montella non ci sia che un risultato a disposizione: la vittoria. Senza se e senza ma. Però, per favore, non confondiamo e non confrontiamo più questa Fiorentina a quella della passata stagione.