Quarto pareggio per 1-1 con rimonta subita annessa ma stavolta arriva contro un modesto Frosinone. Dunque carenza di risultati, di gioco, di idee, in altre parole è crisi aperta in casa Fiorentina.
Crisi sì, perché pareggiare contro una squadra che lotta per non retrocedere e forse non ci riuscirà nemmeno, non può essere accettabile per la Fiorentina che avrebbe altri obiettivi.
Non è possibile farsi rimontare anche da una squadra che ha fatto di tutto per far giocare e vincere la Fiorentina, addirittura con un pressing così blando che spesso e volentieri i viola giocavano da soli. E invece l’impresa è stata compiuta, anche a Frosinone arriva un pari.
Pioli nel dopo gara è apparso molto arrabbiato, ha parlato di errori di gestione e sotto porta. Tutto vero, ma se la Fiorentina da mesi fa sempre questi errori di chi è la colpa? Il compito principale dell’allenatore è far crescere la propria squadra, far maturare i giocatori e invece i grandi margini di miglioramento della Fiorentina restano in un cassetto.
Non c’è stata la minima evoluzione rispetto alla passata stagione, anzi forse c’è stata ma è una involuzione. La Fiorentina gioca male, non ha idee in campo e anche Pioli è molto confuso, basta guardare i cambi di ieri.
Il gol di Pinamonti è arrivato perché Pioli non è riuscito a spiegare ai suoi centrocampisti come dovevano disporsi in campo con l’ingresso di Edimilson e Mirallas. Così per 20 minuti buoni il Frosinone ci ha provato fino a trovare il gol.
Così si apre la crisi interna alla Fiorentina con una squadra svuotata, senza gambe, senza idee che ad oggi preoccupa e non poco, anche perché il suo allenatore non trova lo spunto per cambiare marcia.