La Fiorentina non fa l’impresa. La favola rimane tale e la realtà conferma l’indiscutibile superiore forza della Juventus nonostante i viola facciano quello che possono. Nel primo tempo è sufficiente un lampo di Bentancur, che taglia incontrastato la difesa viola colta deconcentrata, per il gol del vantaggio. Poco prima Il Var aveva deluso le aspettative dei bianconeri su un intervento in scivolata in area di Biraghi sul cross di De Sciglio. Poco dopo la rete juventina, Simeone manca l’appuntamento col gol, con la rinascita personale e forse anche con la storia gigliata dell’eterna sfida coi bianconeri. Nella squadra di Pioli, Benassi e Chiesa i più vivaci e pericolosi mentre il capitano Pezzella il più pronto nelle chiusure ma non sono delle novità. Al 20’ della ripresa entra Pjaca per Benassi con la speranza che il cambio sia azzeccato ma il tiro teso di Veretout trova pronto alla parata Szczesny e il raddoppio di Chiellini chiude la partita. Anzi, no. Mandzukic chiede un rigore per l’intervento di mano di Edimilson e l’arbitro acconsente, dopo il consulto del Var. Dal dischetto Ronaldo scarica con potenza in rete e poi calcia in aria (ma perché?) il pallone facendosi ammonire e poi sostituire dall’ex Bernardeschi. 0 a 3, passivo troppo pesante ma le differenze in campo erano nette. Scende il buio sul “Franchi” mentre la Fiesole canta “Della Valle vattene”.