Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, il capitano della Fiorentina, Davide Astori, ha affrontato diversi argomenti.
“La Juve sulla carta è nettamente più forte del Napoli. Quindi non possiamo incontrare avversario peggiore, non dobbiamo aver paura di affrontare la Juve. Se loro sentono che siamo “preoccupati”, addio. Siamo morti. Certo, per conquistare un risultato positivo dovremo giocare la partita perfetta. Si può fare».
Venerdì ritroverà Bernardeschi.
«L’ho visto maturare nei due anni insieme in maglia viola. Ha grandi margini di crescita. Stavolta dovremo giocare sul suo stato d’animo. Federico questa partita la sentirà. Lui ha i colpi di un campione ma è ancora un ragazzo. Al Franchi non potrà dimenticare che la Viola gli ha cambiato la vita».
La Fiorentina viaggia sulle montagne russe: una partita bene, una da dimenticare.
«È normale. Questa squadra è partita con tanti punti di domanda. Con giocatori che arrivavano da scuole diverse. Volete qualche esempio? A Bologna, al mio fianco, ha giocato il giovane Milenkovic, che viene dal campionato serbo. Qualche domenica fa è sceso in campo Vitor Hugo che ha vinto lo scudetto in Brasile. Nel gruppo ci sono 4-5 francesi. Non si può pretendere continuità. Se abbiamo commesso un errore è stato non riuscire a comunicare ai tifosi questo tipo di problematiche. È iniziato un nuovo ciclo. Ci vuole pazienza».
Potete lottare per l’Europa?
«Niente obiettivi. Per evitare delusioni. Se riuscissimo ad arrivare settimi sarebbe come vincere lo scudetto. Questo è un anno di costruzione».
Diego e Andrea Della Valle sono tornati a parlare alla squadra.
«È stato importante. Molto importante. A Bologna, ho parlato da solo con Andrea Della Valle. Gli ho ribadito quello che penso da tempo e cioè che la presenza dei Della Valle non è un optional. Sono indispensabili. I miei compagni hanno bisogno di averli al fianco.E questo senza nulla togliere al presidente operativo Cognigni, a Corvino e a Freitas che sono sempre presenti. Ma la famiglia Della Valle ha un altro impatto sullo spogliatoio».