La Fiorentina rimanda l’appuntamento con la vittoria contro una “grande”, seppure apparsa un po’ in difficoltà come questa Roma. Dove inizino i demeriti dei giallorossi e inizino i meriti dei viola non è facile spiegare. Di sicuro l’impressione di un’occasione gettata al vento rimane. La Fiorentina appare in difficoltà a centrocampo, e questa non è una novità, ma poco dopo la mezz’ora, per gentile concessione di Under, Simeone impatta sul portiere e l’arbitro concede il rigore. Dal dischetto, si sa, Veretout è implacabile. La squadra di Pioli rischia poco dopo di subire il pareggio ma prima il palo e poi Lafont mantengono il risultato invariato. Il primo tempo si conclude così sull’1 a 0. Nella ripresa, facilitata nel giocare di rimessa, la Fiorentina offre la migliore prova di sé anche aiutata dall’inserimento di Edimilson per Mirallas a rafforzare il centrocampo liberando Chiesa da compiti di copertura. Ecco così la grande occasione del raddoppio al 58’ quando si accende, appunto, Chiesa che semina il panico nell’area avversaria ma, invece di concludere in porta, cerca l’assist per un sorpreso Simeone. Ci riprova al 61’, il giovin Federico, accentrandosi nella sua consueta azione a rientrare per poi concludere a fil di palo. È il momento migliore della Fiorentina che meriterebbe il raddoppio, ma la Roma guadagna terreno, Pioli mescola le carte con quello che ha in panchina ma non fa i conti con Florenzi. Chiesa fa il centravanti e un punticino muove, ma non troppo, la classifica.