Firenze- La Fiorentina non solo non si scansa, ma diventa un ariete che frantuma la difesa del Napoli e i suoi sogni di scudetto. La Juve ringrazia, ahimè, ma è solo un minuscolo dettaglio amaro un una giornata dolce, quasi stucchevole. Duri, determinati, cinici: i viola prendono i partenopei a pallonate dall’inizio alla fine della partita. Sportilello rischia attacchi di sbadiglio. Simeone invece si traveste da bomber di razza infilzando Reina come un pollo allo spiedo per tre volte. Si gode sugli spalti e sui divani. E’ una Fiorentina un po’ pazza che vince la partita più difficile. Pioli azzecca tutte le mosse. Badelj rientra in campo dopo il lungo infortunio senza mostrare strascichi. Le azioni pericolose, a partire da quella che costringe Koulibaly al fallo da espulsione, si susseguono a ritmo incessante. Se solo Saponara e C. inquadrassero meglio la porta… Ma oggi non è giornata di recriminazioni. Applausi per tutti (o quasi).
Sportiello sv – Una difesa impenetrabile lo costringe alla noia più totale. Solo qualche rinvio per sgranchire le gambe.
Laurini 7 – Mette la mordacchia ad un peperino come Insigne senza neanche dover usare mezzi illeciti.
Pezzella 7 – Tiene d’occhio il fantasma di Mertens che ha solo un’occasione per provare il tiro in tutta la partita.
Milenkovic 8 – Di testa sono tutte sue. Intercetta passaggi e rilancia senza incertezze. Granitico.
Biraghi 7 – Disinnesca le sgroppate di Callejon. Un suo rinvio alla viva il parroco ottine la grazia e si trasforma nell’assist per Simeone.
Badelj 7 – Convalescente ma non lo dimostra. Orchestra la manovra viola con iniezioni di geometria e lucidità.
Veretout 6 – Combatte senza risparmiarsi, non trova il tocco illuminate o il tiro vincente.
Benassi 6,5 – Gran lavoro di ricucitura e recupero sulla fascia destra.
Saponara 6 – Talvolta eccede in preziosimi, non sempre reattivo, subisce l’aggressività di Allan.
Chiesa 6,5 – Accelerazioni prorompenti che si vanificano per scelte finali non sempre azzeccate.
Simeone 10 – Prima costruisce l’espulsione del suo avversario diretto, poi confeziona tre gol da bomber di razza.
Eysseric 5 – Solo pasticci. Insufficienza inevitabile anche in una giornata da fuochi d’artificio.
Gaspar 6 – Dà il suo contributo a controllare la fase finale della partita.
Cristoforo sv
Pioli 8 – Azzecca tutto: schema, marcature, trame di gioco. La superiorità numerica aiuta, ma la squadra viola era subito sembrata più in palla degli avversari. E anche più carica e motivata.
Arbitro Mazzoleni & C. 6 – Qualche leggera sbavatura in una gara che non ha presentato grosse difficoltà di valutazione a parte l’espulsione.
Commento Sky Trevisani-Adani 7 – Buon ritmo, competenza, oggettività nei giudizi.
Le pagelle di Paolo Caselli
Simeone apre il Napoli in due, anzi in tre!
Sportiello 6 Mai impegnato, pomeriggio di tutto relax.
Laurini 7 Insigne non trova piu’ Tomovic, ma questo tosto francese che lo argine molto bene, innesca Simeone sull’azione che porta dell’espulsione di Koulibaly.
Pezzella 7 Giganteggia nella difesa viola, non sbaglia un colpo.
Milenkovic 7 Altro gigante della difesa, argine chiunque arrivi dalle sue parti, si chiami Mertens o Milik.
Biraghi 7 Callejon non appare lucido come in altre occasioni, Cristiano lo spenge.
Badelj 6 Perde due palloni sanguinosi, ammonito, reduce da un infortunio.
Veretout 6,5 Corre per tre, porta palloni e cuce il gioco, solido.
Benassi 6 Potrebbe affondare, colpire, determinare, si limita ai raddoppi e a qualche proposizione non efficace.
Saponara 5 Triste, senza gamba, prova due volte il tiro, ma son passaggi.
Chiesa 6 Parte spesso, se qualche volta alzare la testa il raddoppio avverrebbe prima.
Simeone 9 Sconquassa la difesa del Napoli che nelle ultime undici partite aveva subito solo due gol, vincendone 28 su 30 in trasferta, tripletta da centravanti vero, da prima punta.
Eysseric 5 Non la vede mai, entra già stanco.
Bruno Gaspar 6 Entra per sostituire Laurini ammonito, partecipa alla festa.
Cristoforo 6 Nella festa finale c’è posto anche per lui.
QUEL LUSSO STUPENDO (MA INSOSTENIBILE….) di Alessandro “Coppins” Coppini
Firenze- La Fiorentina va contro ogni pronostico, e batte 3 a 0 il Napoli lanciato verso lo scudetto. Si sorprende solo chi non conosce il calcio, capace di sfuggire ad ogni logica. Quella viola in teoria è la stessa squadra che aveva giocato e perso un’orrenda partita contro il Sassuolo, ma a parte qualche protagonista diverso, sono state la testa e il tipo di gara a produrre risultati opposti. Il Napoli arriva alla fine del suo splendido campionato svuotato di energie fisiche e mentali, e dopo soli 6 minuti perde per espulsione il suo miglior difensore, Koulibaly. E grave la colpa del senegalese che si lascia sfuggire Simeone e lo deve stendere, ed è una terribile nemesi per i tifosi azzurri che la svolta in negativo venga proprio dall’eroe dello Juventus Stadium. Poco dopo arriva il vantaggio viola di Simeone, bravo ad infilarsi in profondità e battere Reina, facendogli passare il pallone sotto le gambe. La partita finisce in quel momento perché il Napoli non ha la minima reazione, e per compensare l’inferiorità numerica tiene altissima la linea dei difensori ma con l’uomo in meno offre spazi invitanti per le incursioni viola. Gli uomini di Pioli palleggiano con sicurezza e si liberano diverse volte per il tiro, ma ancora una volta sembra facciano a gara a chi va più lontano dallo specchio della porta. E’ però in giornata di grazia Simeone che nella ripresa si avventa come un rapace su una corta respinta di Reina e poi si porta a casa il pallone, infilando allo scadere il terzo goal su lancio in profondità di Chiesa. Il Cholito merita 9 in pagella, e si conferma bravissimo a sfruttare gli spazi quando gli avversari lo concedono, o a fare goal di rapina. Per diventare ancora più forte dovrà riuscire ad incidere anche a difese schierate, cosa che gli riesce più raramente e quasi sempre di testa: diamogli tempo e, in certe gare, un supporto diverso. Ottime le prove di Pezzella, Milenkovic, Laurini, Veretout, mentre si vedono solo a tratti Saponara, e Chiesa. Ma l’uomo che cambia letteralmente la squadra e Milan Badelj. Con lui in campo giocano tutti meglio, in difesa, a centrocampo e in attacco. Il miglior acquisto per la prossima stagione sarebbe la sua riconferma. Un bravo anche a Pioli che ha motivato la squadra e l’ha disposta benissimo in campo, con un pressing intelligente che ha impedito al (sonnolento) Napoli il consueto fitto e veloce palleggio. Con la vittoria di oggi, la Fiorentina conferma la sua attitudine a fare le migliori partite con le grandi, basti pensare alle gare proprio contro i partenopei all’andata, quella col Milan, quelle di ritorno con l’Inter, la Juve, a Roma la Lazio. Oltre che a motivazioni più facili da trovare il motivo principale è da ricercare nel fatto che le squadre più forti provano ad imporsi ma fanno anche giocare e concedono spazi che sono oro per Chiesa, Simeone, e per gli gli inserimenti dei centrocampisti. E’ però un lusso stupendo ma poco produttivo giocar bene con le grandi, perché i piazzamenti finali (come dimostra anche questo campionato) si ottengono battendo compagini “minorI”, che giocano meno ma si chiudono di più. Per migliorare bisognerà dare a Pioli tempo per completare il suo lavoro, e soprattutto qualche giocatore di qualità. Ogni riferimento a Diego e Andrea, e al loro portafogli, non è per niente casuale!
———————————————————————————————————————————————-