L’esultanza di Giovanni Simeone dopo il gol del 2-1 sull’Empoli è stata molto chiara, dito davanti alla bocca per zittire tutti. Sì ma tutti chi? Secondo lo stesso Simeone che ha provato a scusarsi e a difendersi nel dopo gara non era rivolto ai tifosi, ma questa difesa regge poco e non convince.
L’argentino ha esagerato con quel gesto? Sicuramente, ma anche parlando con compagni di squadra ed ex giocatori il Cholito va capito e scusato perché sicuramente il gesto non fa piacere ma arriva al termine di un periodo molto negativo per Simeone che da mesi non trovava più la via del gol e sicuramente non gli sono arrivati commenti positivi dai tifosi in questo periodo. Ma lui è un professionista e deve accettare tutto, vero ma non umano. La reazione dell’argentino ha tanto di ingenuo, di istintivo e di umano, ma nulla di professionale come dovrebbe essere un lavoratore. Ma è anche vero che il calciatore professionista è proprio un lavoratore normale.
Torniamo però all’esultanza, perché se tra gli addetti ai lavori Simeone è già stato perdonato non gli va così bene nel mondo dei tifosi, dove il suo gesto ha lasciato il segno. Basta leggere i commenti scritti sui social sotto il suo commento di scuse. Simeone ha sempre avuto un carattere forte, istintivo, e forse per questo nonostante i pochi gol è sempre stato apprezzato da tutti i compagni. Incide, come hanno detto anche ex giocatori come Dainelli e Gilardino, l’età. Il Cholito ha 23 anni e a quell’età non è facile individuare i “nemici” e spesso l’istinto prende il sopravvento. Con i giorni la acque si calmeranno ma sicuramente la vicenda si potrà chiudere solo e soltanto se Simeone continuerà a segnare con continuità.
Parliamoci chiaro se Simeone segna ogni domenica e riporta la Fiorentina in una classifica più sua allora quel gesto di pochi giorni fa sarà dimenticato.