La Fiorentina Femminile pareggia per 1-1 il derby a Empoli e con questo risultato le cugine biancoazzurre, per l’occasione in una inedita maglia granata, restano al quarto posto in classifica a 17 punti e mantengono tre lunghezze di vantaggio sulla squadra viola che nel frattempo è ora ha un solo punto in più rispetto al San Gimignano Florentia, che ieri ha battuto l’Inter. A far riflettere nell’ambiente, al di la della classifica altamente deficitaria, soprattutto in relazione agli obiettivi iniziali, sono le scelte tecniche dell’allenatore Antonio Cincotta. Non si può non rilevare che nella formazione iniziale sono state inserite ben 7 giocatrici su 11 che praticamente il campo in partite ufficiali quest’anno lo avevano visto veramente poco; alcune di queste sono giovani cresciute nel settore giovanile ma fino ad oggi non avevano praticamente mai avuto occasione di mettere dentro minutaggio, nemmeno nei finali di partita.
Le viola erano anche passate in vantaggio nel secondo tempo grazie a un’azione di contropiede portata avanti caparbiamente dalla giovane Monnecchi e alla prima rete in maglia viola di Kim. Poi hanno subito il pareggio da parte delle padrone di casa con Glionna (una delle giocatrici in forza all’Empoli provenienti dal vivaio della Juventus) e hanno giocato la parte finale della gara in 10 per l’espulsione di Greta Adami (rosso diretto). Nella seconda parte del secondo tempo, con l’Empoli che ha sfiorato in più di un’occasione il raddoppio, però il mister viola è tornato parzialmente indietro sull’impostazione iniziale e ha inserito le titolarissime Sabatino e Neto, oltre a Clelland, per provare a raddrizzare la gara. Al 90esimo poteva andargli bene: un contatto fortuito in area di rigore su Daniela Sabatino procura alla squadra viola un giusto rigore. Sabatino però si fa parare il penalty dal portiere dell’Empoli Cappelletti e la gara si chiude in parità.
Nel frattempo il Milan ha battuto nettamente il Sassuolo e resta saldo al secondo posto in classifica. Le rossonere (che, lo ricordiamo, lo scorso anno erano seconde in classifica a pari punti con la Fiorentina quando il campionato si è interrotto, con lo scontro diretto in casa da disputare, e non sono andate in Champion’s per la formula dell’algoritmo che ha premiato le viola) fin’ora le hanno vinte tutte ad eccezione dello scontro diretto con la Juventus che è prima in classifica a punteggio pieno con 30 punti, contro i 14 della squadra viola. Eppure l’allenatore ha deciso di giocarsi il derby con il turnover descritto sopra. Se avesse vinto se ne avrebbe sicuramente accaparrato i meriti, perché avrebbe sia risparmiato energie alle big in vista della Champion’s e contemporaneamente tutti si sarebbero inchinati alla sua sagacia tattica per aver inserito in modo vincente così tante pedine inedite nel suo magnifico scacchiere. Ma non sempre la sorte gira nel verso giusto.
Fossi la società una riflessione la farei. Perché il budget che la società spende per il settore femminile non giustifica certo una classifica di questo tipo e soprattutto scelte tecniche di questo tipo. La Juventus, per dire, che pure martedì giocherà in Champion’s, contro le campionesse d’Europa (da cinque anni consecutivi) del Lione dovendo provare a rimontare un 2-3 casalingo subito all’andata in casa, ieri con la Roma si è giocata la gara con le titolari come è giusto che faccia la squadra capolista, vincendo ovviamente. La Fiorentina invece con il risultato di oggi ha di fatto anche matematicamente compromesso la possibilità di puntare almeno al secondo posto che vale il piazzamento Champion’s per il prossimo anno. Il messaggio quale è? Si punta a vincere la Champion’s? Improbabile. Per ora c’è da provare a ribaltare il 2-2 casalingo subito dallo Slavia Praga, la seconda squadra della Repubblica Ceca, squadra apparsa macchinosa e modesta al Franchi, confermando che per la Fiorentina quello di quest’anno era il miglior sorteggio possibile in Europa.
Il gruppo c’è in casa viola: nonostante le scelte presuntuose, va detto, dell’allenatore l’obiettivo di passare il turno è possibile. Ma poi? Davvero la Fiorentina ha l’ambizione di arrivare fino alla finale della competizione europea? Riflessioni che spettano alla società che inevitabilmente, però, in queste ore deve leccarsi le ennesime ferite della squadra maschile dopo la sconfitta con l’Atalanta che è stata netta anche nel punteggio e con il baratro della zona retrocessione che si allarga. Forse però per una volta varrebbe la pena di considerare i problemi della formazione maschile e di quella femminile non disgiunti fra loro. La Fiorentina Femminile infatti in questi anni ha dilapidato il vantaggio acquisito per essere stata la prima società professionistica ad aver investito nel settore femminile. Scelte sbagliate e un enorme budget sperperato hanno portato all’attuale livello. E la gestione Commisso non ha invertito la tendenza. Un campanello d’allarme che a cose normali dovrebbe suonare forte…