Fin qui c’è chi ha fatto discretamente bene, chi benino, chi male e chi non si è proprio visto. La fotografia della rosa della Fiorentina è questa. Chiaramente ad incidere sui risultati non esaltanti delle ultime settimane è stato soprattutto lo scarso rendimento di giocatori come Gerson, Pjaca e Simeone. Elementi cardine nelle idee estive, che settimana dopo settimana si sono rivelati, fin qui, non all’altezza delle aspettative.
In casa Fiorentina, come detto, c’è però una truppa di giocatori che non hanno mai visto il campo. O comunque le hanno visto pochissimo. Nei giorni scorsi abbiamo parlato di Sottil (CLICCA QUI), ma sono in tanti quelli che sperano in una chance nelle prossime settimane, prima che le porte del mercato si possano aprire.
Fra questi c’è sicuramente Ceccherini. Arrivato dal Crotone per puntellare la difesa, non è mai stato utilizzato da Pioli. Zero minuti in maglia viola, paga sicuramente il fatto di aver trovato davanti compagni che hanno retto l’intera baracca. Già, perché la fase difensiva della Fiorentina è una delle migliori del campionato. Qualcosa sarà da rivedere per l’infortunio di Pezzella. Ceccherini spera nel cambio alla pari, ma l’impressione è che Pioli scelga Milenkovic al centro con l’inserimento di Laurini a destra. Proprio il francese, un altro uscito dai radar dopo la scorsa stagione da titolare e dopo l’infortunio che ne pregiudicò il finale di campionato. Un altro senza minutaggio è Diks, che probabilmente resterà ancora a guardare, in attesa davvero del mercato. Messo ancora peggio, perché non viene nemmeno convocato, Maxi Olivera, che aspetta solo la cessione. Discorso diverso per Hancko. Ha giocato solo un tempo (molto bene) contro lo Spal. Poco spazio perché Biraghi ormai è un titolare, ma il futuro è suo.
A centrocampo la pattuglia dei poco utilizzati si arricchisce di Norgaard (pochi minuti con il Chievo) e Dabo, che qualche apparizione l’ha messa insieme, ma è comunque poca roba. E poi eccoci all’attacco, dove Vlahovic scalpita ma è soltanto un 2000 che ha il futuro davanti, mentre Thereau è nell’opposta situazione. Ha bisogno di giocare per ritrovare un graduale ritmo partita. L’impressione è che non lo farà alla Fiorentina, ma a gennaio cambierà aria.