Il presidente della Fiorentina Rocco Commisso ai canali ufficiali del club ha parlato così: “Italiano? Impatto eccellente. Ci avevo parlato a telefono, l’ho incontrato qui. Ha fatto il grande lavoro che gli chiedevamo. Abbiamo detto dal primo giorno al nuovo allenatore di vedere i giocatori e dirci poi di cosa aveva bisogno. Ha accettato molti giocatori che un altro allenatore non avrebbe accettato. Da lì siamo partiti per le ultime settimane di mercato con Odriozola, Torreira, Nastasic. Abbiamo recuperato Saponara, Sottil, Duncan che sta facendo molto bene e meravigliando tutti. Non è vero 9/11 della squadra bisognava mandarli via, è stato provato dall’allenatore. Lui ci ha messo tanta volontà, ha riorganizzato la squadra con il suo 4-3-3. Giocatori che non giocavano l’anno scorso, come Callejon, ora giocano spesso”.
PARTENZA. “Un percorso che è andato benissimo, pur perdendo all’esordio con la Roma. Siamo a 12 punti, vuol dire 2 punti a giornata. A Italiano ho detto: allo Spezia hai fatto 39 punti con la metà del monte ingaggi che abbiamo qui, quindi ora dobbiamo fare il doppio dei punti. Calcio d’attacco? Quando ci vuole ci vuole, altre volte ci vuole la difesa. Mi è piaciuto anche quando ha protetto l’1-0 a Udine, quando ha messo Igor mi è piaciuto molto. È vero che bisogna fare gol, ma bisogna anche proteggere la nostra zona. Dragowski ha fatto molto bene in quella partita, così come la nostra difesa”.
OBIETTIVI. “L’obiettivo è la parte sinistra della classifica, poi si vede. Stiamo andando meglio di quanto mi aspettassi finora, domani non si sa ma se continuiamo con questo passo i nostri tifosi saranno molto contenti”.
VIOLA PARK. “Gli archeologi sono ancora lì, dopo un anno non sono stato capace di mandarli a casa (ride, ndr). Stanno trovando più tombe romane. Sul progetto i costi sono incrementati ancora, l’acciaio costa molto di più oggi rispetto ad un anno fa. Per i tempi spero, come detto Casamonti, che prima della festa di Natale il Viola Park sia tutto occupato. La prima squadra speriamo di portarla al Viola Park durante i Mondiali. Stadio? Ho visto Nardella un giorno, ci siamo detti di incontrarci. Ma non è successo. Quando tornerò ci incontreremo per vedere come sta andando avanti”.
LATO ECONOMICO. “La pandemia ha colpito tutti, ogni società ha avuto i suoi problemi finanziari. L’unica promessa che ho fatto è che qui non si andrà mai in bancarotta. Quando c’è bisogno di soldi, noi li portiamo per aiutare la Fiorentina ad andare avanti. Questo non è stato fatto da tutti. Ci sono controlli dalla Lega e dalla Figc, con l’indice di liquidità che è mandato ai controllori ogni 6 mesi. Ho letto sui giornali che dopo la fine del campionato alcuni non erano in linea con questi dati, a differenza della Fiorentina. E non è giusto. Il calcio si può influenzare in due modi, o con gli arbitraggi, ma non credo con il Var, perché siamo andati molto avanti, mentre sul lato finanziario se io metto i soldi, non ho debiti, e poi perdo come ha fatto il Parma ed è andato in Serie B, non è giusto. Chi ha debiti e non è rimasto nelle regole, non è giusto che non sia penalizzato per questo. Le cose devono cambiare. Le regole devono essere uguali per tutti”.