La Fiorentina torna da Verona con i tre punti che dovevano essere d’obbligo contro l’ultima in classifica ma che invece i viola si sono dovuti sudare visto l’andamento della partita. Ancora una volta la Fiorentina è stata costretta a fare i conti sia con un’espulsione (Marco Benassi) e con i tocchi di mano in area di rigore (tre rigori subiti dalla Fiorentina in due partite e tutti per tocchi di mano). C’è evidentemente qualcosa da migliorare nella fase difensiva della squadra viola che ora sembra diventata molto più fragile di qualche settimana fa. Pioli dovrà tornare a lavorare sugli equilibri di una Fiorentina che con Muriel in attacco è sicuramente più votata all’attacco.
Già proprio Muriel che va ancora a segno e firma il suo terzo gol in due partite (è a meno uno da Giovanni Simeone avendo giocato oltre 1400 minuti in meno). Va detto che anche ieri il colombiano avrebbe potuto firmare una doppietta ma davanti a Sorrentino ha scelto un pallonetto molto complicato che si è spento sul fondo e sul ribaltamento di fronte la Fiorentina ha preso il gol del 2-2.
Infine è giusto chiudere con chi la partita l’ha decisa: Federico Chiesa. Ormai un leader tecnico e un vero trascinatore della Fiorentina che ha imparato a fare gol in ogni modo e soprattutto inventandosi anche le azioni. I gol di ieri ne sono esempi lampanti. Il primo è di furbizia, finta di crossare e così stende Sorrentino e un difensore e segna. Nel secondo fa tutto da solo, utilizza il provvidenziale Gerson come sponda e poi con un tocco mica semplice insacca il pallone.
Federico Chiesa raggiunge quota 7 reti e raggiunge Marco Benassi in vetta alla classifica marcatori della Fiorentina (ovviamente compresa la Coppa Italia). A proposito di Coppa, mercoledì la Fiorentina torna subito in campo e dovrà vedersela contro la Roma al ‘Franchi’. I giallorossi arrivano dalla rimonta subita a Bergamo contro l’Atalanta, dove la Roma ha chiuso il primo tempo in vantaggio di tre gol e nella ripresa si è fatta recuperare finendo la partita in pareggio.