La doppietta di Chiesa nel giro di sei minuti finali, quando già ci si prepara mentalmente ai supplementari e si pensa ai possibili rigoristi, porta la Fiorentina ai Quarti di Coppa Italia dove affronterà probabilmente la Roma, sempre che i giallorossi superino la Virtus Entella. Se il secondo gol nasce da una sua caparbia azione sulla fascia destra, il primo di Federico viene da un rimpallo a seguito di una grande azione di Simeone. Sì, proprio il centravanti argentino relegato in panchina per fare posto dal primo minuto a Muriel. Una scelta, quella del tecnico viola, a dimostrare come la fiducia accordata al Cholito fosse a tempo determinato, dovuta più alla mancanza di reali alternative, ridotte a Vlahovic e Thereau, che a un vero convincimento nelle capacità di recupero del centravanti argentino. Di sicuro, comunque, il messaggio forte in qualche modo è già arrivato a Simeone, impreciso ed egoista sull’azione del gol ma comunque indubbiamente decisivo. Rimane la speranza di vederli entrambi – Simeone e Muriel – in campo, non in sostituzione l’uno dell’altro dopo un’ora di gioco come avvenuto a Torino. Dovrà per forza accadere. Perché Muriel – una delusione comunque la sua prima ufficiale in viola – offre il meglio di sé in sostegno a un altro attaccante e perché Simeone costituisce un maxi investimento che, considerate le intenzioni e le prospettive della società, non può assolutamente essere depauperato. Pioli dovrà dunque farsi coraggio, variando non solo i giocatori ma anche lo schieramento. Prima della doppietta di Chiesa c’erano state altre occasioni, come il tiro di Veretout e la conclusione di Mirallas a impegnare Sirigu sul finire del primo tempo e l’avvio della ripresa di marca granata. Tutto questo prima. Prima della doppietta di Federico Chiesa a segnare il 2019, proiettata verso il futuro, personale del giocatore e speriamo anche della Fiorentina.