E’ uno dei temi di questa sosta visti anche i risultati della coppia d’attacco della Fiorentina (un tridente lo diventerà solo quando avremo segni di vita da Pjaca). Intanto però Simeone-Chiesa sembrano due estranei in campo, non si cercano e quelle poche volte che lo fanno non si trovano. Problemi di feeling dunque, ma come migliorare la situazione? Se i due non fossero in nazionale in queste due settimane si potrebbe lavorare molto sull’intesa ed eventuali incomprensioni tra i due che impediscono un feeling maggiore, ma nessuno dei due si trova in questi giorni al centro sportivo ‘Davide Astori’.
Dunque tutto rimandato a quando torneranno dai rispettivi impegni in cui speriamo che Simeone possa ritrovare gol e serenità e che Chiesa possa portare alla vittoria l’Italia. A Bologna, verosimilmente, saranno sempre loro i titolari della Fiorentina ma da quando torneranno a Firenze dovranno confrontarsi, capirsi, e venirsi in contro per il bene loro e di tutta la squadra perché è risaputo che se in una squadra giocano bene le punte allora giocano bene anche gli altri ed è più facile vincere. Se non funziona la coppia Chiesa-Simeone è un gran bel problema per Pioli perché loro sono giocatori imprescindibili e non hanno alternative. Pioli può solo cercare di ricostruire l’intesa tra i due giocatori.
Pioli intanto studia come procedere in un momento molto delicato della stagione della Fiorentina in cui evidentemente deve essere proprio lui a prendere la situazione in mano e dare una svolta ad una squadra che si è persa.
Anche parlando con gli addetti ai lavori le vie che può percorrere Pioli sono solamente due: o prova a cambiare qualcosa anche a livello tattico per dare la scossa alla Fiorentina, oppure si prosegue con il solito modulo, i soliti uomini, lavorando dunque solamente sull’aspetto psicologico dei giocatori viola. Insomma invece di fare il vero e proprio allenatore Pioli si trasformerebbe a tempo pieno in uno psicologo.
Ad oggi quella di Pioli è una posizione scomoda perché nessuno sa quale sia la strada migliore ma d’altra parte è allenatore della Fiorentina anche per le sue capacità di gestione e di risoluzione dei problemi. Il campionato riprenderà da Bologna, forse l’avversario migliore perché il più debole del campionato insieme al Chievo Verona, e da lì devono arrivare tre punti convincenti.