La favola di Gaetano Castrovilli è iniziata la scorsa estate quando mister Vincenzo Montella ordinò alla Fiorentina di non cederlo. L’Aeroplanino venne stregato dalle qualità messe in luce dall’ex Cremonese tra il ritiro di Moena e la tournée americana. Decise così di puntare (a sorpresa) su di lui. Ha iniziato così immediatamente il suo percorso in Serie A da titolare, una scelta davvero coraggiosa quella dell’allenatore che ha fatto scoprire all’Italia intera chi è quel ragazzo che danza sul pallone e che ha fatto strabuzzare gli occhi a tutti. Da quel momento, un susseguirsi di traguardi per il gioiello di Minervino Murge. Lo scorso campionato ha disputato 33 gare e siglato ben 3 reti, quest’anno in 3 partite ha già segnato 2 gol. Circa un anno fa, viste le ottime prestazioni, il centrocampista classe ’97 ha rinnovato con i viola fino al 2024 per una cifra intorno a 1,5 milioni a stagione. È arrivata poi, la prima convocazione in Nazionale per Gaetano, un altro obiettivo a lungo sperato, uno di quelli che da sempre è negli occhi di ogni bambino che inizia a giocare a calcio. “La maglia numero 10, è una maglia speciale, è un sogno che si realizza, sarà un onore indossarla, rappresenta la storia di un grande club come la Fiorentina” queste sono le parole del centrocampista non appena ha saputo che per lui, avere quel numero sulle spalle è divenuto realtà.
Diversi club, Napoli in primis, hanno chiesto durante questa sessione di calciomercato informazioni su Gaetano Castrovilli ma per la Fiorentina il gioiello pugliese non ha prezzo, è incedibile. Rocco Commisso, patron gigliato, ha sempre sostenuto ed incoraggiato i suoi due gioielli, Chiesa e Castrovilli. Il primo l’ha perso. Motivo? Alla base sembra esserci un divario di ambizioni. Ed ora come si fa a convincere “Gaetà”, come lo chiama il presidente, che la Viola del futuro sarà vincente? Rocco intanto vuole blindarlo ulteriormente. Presto ci sarà un incontro tra l’agente del giocatore, Michelangelo Minieri ed i dirigenti viola per allungare il contratto di un ulteriore anno (fino al 2025) con il raggiungimento di un ingaggio da top player. Riuscirà Commisso in un calcio dove il business ha sempre la meglio, nel suo intento di regalare a Firenze, un simbolo, una bandiera per riportare la Fiorentina nel posto che merita?