Calcio: gli ennesimi 2 punti “gettati alle ortiche” fanno male..sogni ancora rinviati, e col Napoli sarà “partitaccia davvero difficile”..
RICREAZIONE FINITA?
di Alessandro”Coppins Coppini
Firenze- Nelle tre precedenti gare (Samp, Chievo e Roma) la squadra viola è stata obbligata a giocare in contropiede. Due volte per essere rimasta in 10, con la Roma per essere passata in vantaggio dopo appena 4 minuti, costringendo i giallorossi ad una scellerata rincorsa, con spazi di 50 metri lasciati liberi per le ripartente viola. In quelle occasioni la bravura e la velocità di alcuni singoli (Muriel e Chiesa su tutti) hanno fatto la differenza. Oggi a Udine la squadra di casa (una delle peggiori viste quest’anno) sceglie un catenaccio tipo anni sessanta: chiude ogni spazio e picchia a più non posso (cosa che Orsato non doveva permettere). In questi casi ci vorrebbe un’idea, un’invenzione, uno straccio di gioco cose che la Fiorentina, da ormai troppo tempo, non ha mai avuto. Il primo responsabile è senz’altro l’allenatore, che tra l’altro insiste inspiegabilmente con Gerson. Naturalmente ha il proprio peso anche la pochezza di certi giocatori e qui sul banco degli imputati ci va chi li ha scelti, cioè Corvino e la società. Che hanno anche quella di non aver cercato nel mercato invernale un centrocampista pronto, investendo in questo settore solo per la prossima stagione. Mentre è proprio questo zona nevralgica a mostre grandi limiti, soprattutto in fase di impostazione. Nessuno vuol salire sulle montagne russe così tipiche del calcio: vinci 7 a 1 con la Roma e sei da Champions, strappi un punto a Udine e sei una squadretta. Però è indubbio che un gioco questa squadra non c’e l’ha. Per fortuna è in buona compagnia, e quale sarà il risultato finale, in coppa Italia e campionato, è difficile da capire…