Terzo pareggio di fila. Terzo 1-1 e terza rimonta subita dalla Fiorentina. Che non perde e che però neanche vince. Alla fine arriva un punto agrodolce nel tardo pomeriggio di sabato sera. Fin dal primo tempo la squadra di Di Francesco aveva messo alle corde i Viola. Dzeko, El Shaarawy, Fazio e Under solo per un soffio non erano riusciti a segnare. La Fiorentina è stata brava a sfruttare uno dei due errori dei giallorossi dietro. Sul primo Benassi non è stato lesto a bucare Olsen, sul secondo il Cholito ha guadagnato il rigore dal quale è nato il vantaggio. Nella ripresa il predominio della Roma è stato premiato nel finale con Florenzi che ha trovato la rete della parità.
Peccato, con un pizzico di fortuna in più e con una maggior incisività davanti forse si poteva fare bottino pieno. Davanti i Viola hanno palesato i soliti limiti. Tre degli ultimi cinque gol sono stati segnati da Veretout su calcio di rigore. Un dato che ha fatto suonare la sirena dell’allarme e che non deve essere sottovalutato da Pioli. Il problema non è solo Simeone che sta vivendo un periodo opaco. L’argentino ieri sera ha guadagnato il rigore, ma ha pure sbagliato un gol clamoroso (sarebbe stato il 2-0) non arrivando all’appuntamento con il pallone dopo l’assist di Chiesa. Il numero nove deve ritrovarsi il prima possibile, ma avrebbe un infinito bisogno di uomini in grado di creare spazi in area. Al di là di Chiesa e di qualche spunto di Gerson nessuno riesce mai a cambiar passo. L’esperimento di Mirallas sembra fallito come quello di Eysseric. Ancora una volta quindi non resta che aspettare il miglior Pjaca. Perché adesso tocca a lui prendere per mano il reparto offensivo con le sue giocate e con i suoi gol. Venerdì sera a Frosinone la Fiorentina deve tornare a vincere. Una gara assolutamente non facile che però gli uomini di Pioli non devono assolutamente sbagliare.