Sabato ad alta tensione. A Firenze arriva la Roma di Di Francesco, una squadra che ha iniziato la stagione balbettando. In campionato l’unico sussulto nel derby contro la Lazio e quindici punti che relegano i giallorossi lontanissimi dalla lepre Juventus, destinata ormai a fare corsa a sé. Ma anche le due terze Inter e Napoli hanno un altro passo rispetto ai capitolini e i sette punti di distacco accumulati da De Rossi e compagni sono un ritardo abbastanza difficile da recuperare, anche se siamo solo nella prima parte di campionato. Ad oggi l’obiettivo minimo è il quarto posto, che vorrebbe dire Champions. Per la Fiorentina sarà un’altra gara contro una big. Dopo gli zero punti raccolti nei match con Napoli, Inter e Lazio, la squadra di Mister Pioli è chiamata a difendere l’imbattibilità tra le mura amiche. Potrebbe essere l’occasione per il riscatto di Simeone. L’argentino non segna dal match contro la Samp, ma la Roma gli porta bene. Nella scorsa stagione ha bucato per ben due volte la porta giallorossa. Sia al Franchi che all’Olimpico il Cholito andò a segno e se a Firenze il suo gol valse a poco, visto il 2-4 finale per la Roma, ben diverso fu il discorso per la rete fatta nella Capitale, che chiuse la partita su un clamoroso 0-2 per i viola. Oltre alla Roma a portar fortuna a Simeone ci sarà anche un altro argentino, che a Firenze ha fatto la storia. Fu proprio dopo un colloquio con Gabriel Omar Batistuta che il numero nove viola (quello dei giorni nostri) si sbloccò. Batigol quando è al Franchi regala sempre emozioni. I giovani e i meno giovani hanno ancora negli occhi le sue prodezze in Coppa Italia, in Coppa delle Coppe e in Champions League nell’era Cecchi Gori. Dai quattro gol all’Inter tra andata e ritorno in semifinale di Coppa Italia, ai due che stesero l’Atalanta nella finalissima, fino al dito alla bocca per zittire il Camp Nou e al diagonale che valse lo 0-1 a Wembley, sono tanti gli highlights, che resteranno per sempre scolpiti negli annali della storia viola. Tuttavia nessuno, purtroppo, si è dimenticato la sua cessione e la partenza verso la Capitale. Con la maglia della Roma Bati riuscì a vincere lo scudetto e purtroppo anche a regalare un immenso dispiacere ai suoi ex tifosi. Perché all’Olimpico i giallorossi di Capello batterono la Fiorentina solo nel finale con un gol proprio di Re Leone, che con un bolide da lontanissimo trafisse Toldo e condannò alla sconfitta i suoi ex compagni. Gioie e dolori, la storia del calcio, la storia della vita. Il tardo pomeriggio di sabato al di là dell’amarcord consegnerà risposte importanti per la Fiorentina. I giallorossi si presenteranno al Franchi senza Pellegrini e il loro faro di centrocampo De Rossi. Altri dubbi riguardano un difensore uscito acciaccato dal San Paolo: Manolas. Il greco non dovrebbe farcela ed essere schierato nella linea di difesa da Di Francesco e al suo posto è pronto Juan Jesus. Le incertezze di Pioli riguardano sia l’attacco che il centrocampo. Anche se Milenkovic e Hugo non sono al top, nel reparto arretrato non ci sarà alcun cambiamento. Davanti tornerà sicuramente Simeone; resta da capire se alla fine riprenderà il suo posto Pjaca o se sarà data un’altra opportunità al belga Mirallas. Per la mediana il nodo da sciogliere resta sempre quello legato all’utilizzo dal primo minuto di Gerson, l’alternativa è Fernandes, ma lo svizzero nel primo tempo di Torino non ha convinto, quindi è probabile che pure l’ex giallorosso come Simeone siano nell’undici titolare gigliato.