«Più che altro, vanno tenute in considerazione le ultime due partite della Fiorentina. Ha giocatori importanti, noi dobbiamo pensare a noi e a quello che dobbiamo fare. Rispettiamo la Fiorentina, ma questa partita serve a noi per crescere in autostima dopo la sconfitta di Genova. In alcune situazioni di queste prime tre partite, potevamo essere più stabili e solidi dal punto di vista mentali. Si tratta di difficoltà mentali che ci stanno in un periodo di crescita. Questa squadra mi piace, abbiamo perso una partita ma non è la fine del mondo».
I dati statistici: «Ho letto che ci sono statistiche fisiche per cui il Napoli corre di meno. Abbiamo corso meno degli avversari per meno di cinquanta metri a calciatore, per un totale di 1400 metri in meno rispetto al Milan. Non è così, perché noi abbiamo corso ad alta intensità di più rispetto agli avversari. Se si valuta che il Napoli non è in condizione perché ha corso cinquanta metri in meno, non ci siamo proprio».
«Io sono veramente contento di essere qui, per tanti motivi: qualità della squadra, ambiente, passione. Se ce ne saranno 20mila domani, cercheremo di offrire un bello spettacolo. Così potranno parlare e dire a chi non sarà venuto di aver visto un bel Napoli».
Ancelotti allenatore o psicologo: «Io faccio l’allenatore, ieri abbiamo lavorato su alcune cose che abbiamo soddisfatto. Sono contento, non c’è bisogno di fare psicologia con questi ragazzi, ieri hanno capito quanto non è andato bene a Genova».
La deroga della Lega per la fascia ad Astori: «Credo che il calcio abbia problemi più importanti da risolvere. Credo che Astori debba essere onorato in qualche modo, e una fascia col suo nome può essere il modo giusto».
Il percorso del Napoli verso le idee di Ancelotti: «Le mie idee non sono in contrapposizione con quelle di chi mi ha preceduto, piano piano stiamo lavorando in questo senso. Io non voglio che il Napoli dimentichi il bene prezioso coltivato in questi ultimi tre anni, soprattutto in difesa. Lavoriamo su una maggiore verticalità in fase offensiva».