Calcio: Fiorentina Spal vista e commentata dalla Maratona
UN BICCHIERE A META’ di Alessandro “Coppins” Coppini
E’ il classico bicchiere a metà, il pareggio a reti bianche con la Spal: si ferma dopo 6 vittorie la bella cavalcata viola, tanti gli errori sotto porta, persa l’occasione per guadagnare sulle avversarie per il piazzamento UEFA. La squadra però mostra lo stesso ritrovato spirito di gruppo, la porta di Sportiello rimane ancora inviolata, e i risultati delle concorrenti rendono meno pesante lo stop interno. Di certo quanto accaduto sul rettangolo verde non è una sorpresa. Tutti vedevano nella Spal un avversario ostico e i ferraresi si dimostrano difficili da affrontare, perché ben disposti da Semplici. Una squadra discreta se si considera che aveva assenze importanti. Tra i viola inizia alla grande Saponara, che era stato uno dei protagonisti delle 6 gare vittoriose. Ma verso la fine del primo tempo comincia a calare fisicamente e insieme a lui sparisce la fantasia indispensabile in queste partite casalinghe contro squadre molto chiuse. E’ in giornata strepitosa Chiesa che però arriva poche volte al tiro, e quando offre assist non trova compagni ispirati. Chi non sfrutta come dovrebbe le occasioni è soprattutto Simeone, che in un frangente si divora la rete a un metro dalla linea di porta. E’ inconsistente l’argentino, ma non è una sorpresa: il Cholito deve ancora maturare ma in ogni caso sembra per ora più adatto al gioco di rimessa e soffre con le difese schierate. E’ un difetto comunque di tutta la fase offensiva viola, soprattutto quando Saponara non è al massimo. Resta un difetto importante la scarsa precisone nel tiro in porta. Nella fase decisiva della partita sbaglia un sinistro in piena area Biraghi, conclude malissimo dopo una bella azione personale il subentrato Eysseric, spara a a lato Gil Dias in due occasioni, dopo essersi ben liberato al tiro. E fallisce soprattutto il colpo del KO Pezzella, che solo soletto nel cuore dell’area avversaria mette alto invece di piazzare quantomeno tra i pali. La prestazione della squadra è stata comunque dignitosa, molto promettente Dabo che non offre solo fisicità, la corsa UEFA resta aperta. E per chi vuol vedere il bicchiere mezzo pieno, va sottolineato che queste partite nelle quali sprechi molto, puoi anche perderle, come dimostra l’unica parata di Sportiello su una punizione velenosa di Viviani a 8 dal termine. Almeno la beffa è stata evitata…