LA TESTA, IL CUORE, I PIEDI
Per chi scrive il calcio è un’allegoria della vita, e a saperlo guardare della vita spiega molto. Questo periodo della squadra viola dice innanzitutto che la testa, la convinzione in quello che si fa è molto più importante di tutto il resto. La vittoria per 2 a 0 all’Olimpico contro i giallorossi ne è la dimostrazione più evidente. Sulla carta è inferiore la Fiorentina che a Roma non vinceva da sei anni. Per di più sono due le assenze pesantissime, Badelj e Chiesa. Eppure la squadra sta in campo con molta saggezza, corta, compatta, i giocatori appaiono calmi e si aiutano convinti: non c’è solo foga. Tutto ciò nasce da quello che la scomparsa del Capitano ha provocato nel cuore del gruppo. Tanti i sentimenti, molte le sensazioni che hanno cambiato il corso del campionato. Forse c’è stata anche paura, perché quando si è atleti giovani e famosi, alla morte non ci si pensa proprio. E alla paura e al dolore questa squadra ha reagito compattandosi. Il risultato si è visto nella sesta vittoria consecutiva, roba che non succedeva da 57 anni! Per lunghi tratti della gara poi, è sembrato davvero che Davide Astori aiutasse i compagni con un invisibile muro davanti alla porta di Sportiello. Ma queste splendide suggestioni non bastano a spiegare un momento così unico. A determinarlo, dopo testa e cuore, ci sono anche i piedi. Nel senso che le qualità dei giocatori erano state troppo frettolosamente etichettate come mediocri da molti, compreso il sottoscritto. Che deve rivedere il suo giudizio anche su Pioli. Quando la storia della squadra è scivolata drammaticamente sul piano umano, nessuno avrebbe potuto (per caratteristiche) fare meglio di Pioli. Ma il Mister, a Roma, dimostra anche qualità tattiche forse sottovalutate. La marcatura di Dzeko, con Pezzella che nel primo tempo lo segue anche a centrocampo, la dedizione di Laurini, la difesa che a tratti gioca a 3 e nel finale a 5, il centrocampo a geometria variabile, la rinascita di un incontenibile Saponara e quella di Simeone, che non si è demoralizzato e segna da tre gare consecutive, (con la rete di oggi semplicemente strepitosa) sono in gran parte merito suo. Ora si continua a sognare perché questo gruppo appare davvero invincibile. Come emozioni, se non è terzo scudetto poco ci manca ….