Firenze- Dopo l’amarissimo sfogo di Rocco Commisso che lo ribadiamo..condividiamo..e che abbiamo trasmsso stamattina in voce sul Canale 196, tornava sull’operazione Vlahovic con la Juventus anche il Direttore Sportivo della Fiorentina, Daniele Pradè, : “Siamo i primi a capire giustamente l’amarezza dei tifosi e il loro disagio, però ci sono situazioni che passano sopra ognuno di noi. Era impossibile dire di no a quella proposta – ha aggiunto – Le società sono vicine ad essere prigioniere di agenti e calciatori”.
“Era un’operazione cui non potevamo dire di no perché rischiavamo di perderlo a zero. Non mi sento di dilungarmi visto che ha già parlato Commisso di questo”, ha provato a chiudere l’argomento Pradé, che a proposito delle “riflessioni” di cui ha parlato il presidente ha spiegato: “Anche io ho sentito l’intervista e anche io sono preoccupato per quelle parole. È un uomo che ci mette tutto, passione ed entusiasmo oltre che tanti soldi. Capisco la sua delusione conoscendolo come persona. Oggi è troppo presto per poter dire quali siano i suoi sentimenti, io con la squadra e col mister, ci metteremo qualsiasi cosa per dargli energia ed entusiasmo. I tifosi speriamo di riprenderli col lavoro e la lealtà e vincendo più partite possibile. Io cercherò di fare questo al meglio delle mie possibilità”.
Nonostante l’addio di Vlahovic per Pradé l’Europa è ancora possibile: “Noi per rggiungere gli obiettivi tecnici non possiamo basarci solo su un calciatore e l’abbiamo dimostrato subito col mercato di gennaio. Abbiamo speso 16 milioni il 23 dicembre senza che ci fosse la cessione di Vlahovic in corso. È arrivato Piatek e poi abbiamo speso 15 milioni per Cabral dopo l’addio di Vlahovic. Noi vogliamo ampliare la nostra ambizione. Vlahovic è un caso singolo ma fa parte del calcio moderno, speriamo che questi aspetti cambino”.
Squadra più forte dopo il mercato invernale? “Siamo una squadra completa – ha detto Pradé – Benassi per noi è importante e lo abbiamo accontentato. Abbiamo accontentato anche Pulgar. Sono situazioni normali, tecniche. Siamo una squadra che si sente forte. Nessuno ha mai detto qual è l’obiettivo da raggiungere se non vincere più gare possibili. Noi cercavamo identità e ora ce l’abbiamo. Dire dove possiamo arrivare non è possibile. Noi vogliamo giocarci partita per partita, crediamo molto nei nostri calciatori e in Italiano. Siamo una società che si farà trovare pronta e che vuole migliorarsi”, ha concluso il ds viola.