Finalmente si gioca, finalmente tutti in campo. Finita l’indigestione di calcio mercato, condita da sentenze Uefa, ribaltoni del TAS e da qualche mugugno di troppo tra i tifosi, la Fiorentina inizia la sua stagione ufficiale. Domenica prossima a Marassi la squadra di Pioli se la dovrà vedere immediatamente con una competitor per il sesto/settimo posto. Il Doria di Giampaolo fa ricordare quasi solo dispiaceri nella passata stagione. L’incontro d’andata fu l’esordio casalingo della Fiorentina. I viola alla prima di campionato erano usciti con le ossa rotta dal Meazza, dove i nerazzurri dell’ex Borja Valero si sbarazzarono dei gigliati con un perentorio 3-0. Il riscatto, aspettato da tutti alla seconda giornata contro i blucerchiati, non arrivò. Il gol di Caprari e il rigore trasformato da Quagliarella blindarono il risultato già nel primo tempo e non bastarono il gol di Badelj e l’assalto finale per evitare la seconda sconfitta consecutiva. Il ritorno di metà Gennaio segnò la ripresa del campionato dopo la pausa invernale e fu una vera e propria disfatta, anche questa inaspettata, perché le ultime partite del 2017 avevano visto una Fiorentina in netta crescita. Quagliarella fu anche stavolta il protagonista: la punta doriana con una tripletta fissò il risultato sul 3-0 e travolse una Fiorentina svogliata e disordinata, che negli istanti finali trovò il gol della bandiera con Sanchez. Tra le due gare di Campionato bisogna registrare l’unica nota lieta delle sfide contro la Samp della scorsa stagione: la vittoria di metà dicembre in Coppa Italia. Un match rocambolesco, deciso negli istanti finali da un rigore trasformato da Veretout, concesso dall’arbitro Abisso dopo il consulto del VAR per un fallo di mano di Murru (inizialmente era stata concessa una punizione dal limite, poi le immagini del replay avevano chiarito che il fallo era stato commesso dentro l’area di rigore). La Fiorentina riuscì a passare il turno vincendo per 3-2, dopo essere stata raggiunta per due volte e dopo aver sofferto molto, perché gli uomini di Giampaolo colpirono una traversa e un clamoroso palo su punizione. Quindi, a conti fatti, non meritavano certo l’eliminazione. Le partite di campionato e di coppa hanno raccontato di una Samp superiore alla Fiorentina, ma alla fine la squadra di Pioli ha distaccato di tre lunghezze quella di Giampaolo (57 Fiorentina e 54 Samp). La classifica, perciò, mette in luce un sostanziale equilibrio tra viola e blucerchiati, che sulla carta anche quest’anno se la giocheranno per un posto in Europa League. La squadra di Giampaolo è stata abbastanza rinnovata ha perso a centrocampo un ottimo giocatore come Torreira, finito all’Arsenal, e in attacco ha ceduto all’Atalanta un altro uomo che la scorsa stagione ha fatto molto bene, Zapata, autore di undici gol. In porta il tifosissimo viola Emiliano Viviano è andato a giocare nello Sporting Lisbona. Per rimpiazzare questi tre partenti di lusso sono arrivati Defrel dalla Roma, Iankto dall’Udinese ed Audero, ex numero uno del Venezia. In difesa i volti nuovi sono Colley, gambiano, proveniente dai belgi del Genk e Ferrari, giocatore del Bologna, l’ultimo anno in forza all’Hellas Verona (con i gialloblu ben 27 presenze tra campionato e Coppa Italia ed un gol). Infine è da tenere sott’occhio il classe 1998 Ronaldo Vieira, proveniente dal Leeds United, segnalato come il miglior giovane della squadra inglese della scorsa stagione. In questi ultimi giorni di mercato dovrebbe essere perfezionata la rosa, Giampaolo dopo la gara vinta ieri in Coppa Italia contro la Viterbese (1-0 per la Samp gol di Iankto) ha affermato che occorrono tre o quattro giocatori per essere competitivi. Per domenica intanto non ci sarà Caprari squalificato ed è da valutare Quagliarella che ieri è sceso in campo negli istanti finali di gara al posto di Kownacki. Ma alla fine il giocatore di Castellammare è molto probabile che partirà da titolare contro la Fiorentina.