Dieci sono stati i centravanti, punte centrali, centrattacco, detto alla vecchia maniera, acquistati, a vario titolo, dalla gestione Commisso.
Cutrone, Kouame, Boateng, Pedro, Piatek, Kokorin, Cabral, Jovic, Beltran, Nzola, questi i loro nomi, ma nessuno di loro è riuscito a risolvere il problema del gol.
Il migliore, dati alla mano è quell’Artur Cabral ceduto al Benfica di Rui Costa ad una cifra molto importante.
Partito, e a sentire i dirigenti viola, la cessione è stata un affare, Vlahovic, la Fiorentina si è trovata senza la punta centrale; vero, i centravanti viola con gli esterni di attacco a piede invertito godono meno degli assist provenienti dalle fasce, ma è altrettanto vero che il centravanti oltre ad aggredire gli spazi, trovare lo spunto, crearsi le occasioni, deve anche far salire la squadra, proteggere il pallone, cose che, purtroppo negli ultimi anni non abbiamo visto.
La Fiorentina nella sta storia ci aveva abituato male, ma ultimamente il bicchiere non è mezzo vuoto, manca proprio.