Queste alcune delle frasi riprese anche dalla Gazzetta dello Sport del Presidente onorario della Fiorentina, Andrea Della ValleValle:
“Il trauma dei fischi e degli insulti che una parte della Curva mi ha rivolto non è ancora passato. Io amo Firenze e sono sicuro che una parte importante della città sia dalla mia parte, apprezzando il mio impegno e il mio sentimento nei suoi confronti, ma non ho ancora la giusta serenità per rientrare”. Andrea Della Valle rompe il silenzio e torna a parlare della ‘sua’ Fiorentina in occasione dell’inaugurazione di uno stabilimento Tod’s ad Arquata del Tronto (AP), una delle zone colpite dal terremoto nel centro Italia, che darà lavoro a un centinaio di persone. Frasi ricche di sentimento che, però, non lasciano spazio a scenari di un ritorno attivo del patron. Almeno per il momento: “Non me la sento di porgere l’altra guancia, ma il mio amore per Firenze è talmente grande che ho addirittura sacrificato qualcosa della mia famiglia”. Chiosa finale sugli obiettivi della squadra di Stefano Pioli: “Ha tutto per concludere il campionato tra le prime otto. L’Europa è l’obiettivo”.
Fiducioso per la realizzazione del nuovo stadio della Fiorentina e per la permanenza di Federico Chiesa in viola. Andrea Della Valle parla del team a margine dell’inaugurazione della nuova fabbrica Tod’S ad Arquata del Tronto (Ascoli), zona fortemente colpita dal terremoto nel 2016. E spazia su vari agomenti, quelli più caldi. Tra cui anche la permanenza della famiglia Della Valle alla guida della Fiorentina. “Il comunicato fatto ad inizio stagione sulla cessione del club? L’idea rimane perche’ l’appello era stato fatto ai veri fiorentini. Adesso però dobbiamo parlare di questa Fiorentina, innanzitutto di come e’ stata strutturata in mia assenza. Questo deve far stare tranquilli i tifosi viola” .
Adv prosegue: “La via del cuore mi dice di restare a Firenze altri dieci anni, ma altre cose mi portano a delle riflessioni. In questi quindici anni di gestione non ho mai avuto gli uomini al posto giusto come adesso. Antognoni è una persona intelligente e fa da cuscinetto fra la società, la città e la squadra ed il mister. Avrei dovuto riportare Antognoni a Firenze prima”.
“Mi auguro – prosegue Della Valle – di trattenere Federico Chiesa con noi almeno qualche anno. C’è un bel progetto, poi sta a lui decidere ma io sono ottimista. I giocatori che sono stati ceduti la scorsa estate è perché volevano cambiare aria, anche Vecino. L’unico che voleva restare era Borja Valero, alla fine ci siamo chiariti. Era giusto cambiare e portare linfa nuova al progetto viola. Il giudizio sul mercato lo faremo fra un paio di settimane dopo la gara con l’Inter prima della sosta”, dice Della Valle riguardo ai nomi del mercato. C’è poi il capitolo obbiettivi stagionali, con l’invito ai tifosi a supportare il team.
“E’ il primo anno senza Europa e puntiamo molto sulla Coppa Italia – ha detto il patron viola – E’ fondamentale capire dove potranno arrivare questi nuovi ragazzi. A gennaio, se c’è da fare qualche innesto, Corvino e Freitasparleranno con noi. Questo gruppo in futuro ci darà grandi soddisfazioni. Paulo Sousa? Col senno di poi ho fatto un errore a non vederlo più convinto e, quindi a non mandarlo via. Mi sono fatto trascinare dalla situazione ambientale. Sousa ha fatto delle gran belle cose a Firenze ma evidentemente a non prendere prima Pioli abbiamo perso un anno. Ai tifosi dico di stare vicini alla squadra perché questi ragazzi e l’allenatore se lo meritano”.
E sul nuovo stadio: “Non ho mai pensato che esso possa aiutare alla cessione del club – ha proseguito Andrea Della Valle -. Finalmente è stato fatto un passo in avanti importante, noi ci crediamo. Abbiamo fatto una presentazione in pompa magna, non ci piace fare i teatrini per poi non realizzarli. Qui c’é solidità, un’azienda fatta in undici mesi, abbiamo creato un piccolo miracolo. Con i permessi in mano siamo pronti ad accelerare. Siamo ottimisti, vedremo nei prossimi mesi”.