“È molto difficile commentare, forse è la serata peggiore e più dolorosa della mia storia come direttore sportivo. È dura. È un giorno in cui dobbiamo solo chiedere scusa a tutti i tifosi, a quelli venuti qui a Firenze e anche a quelli a casa. Loro sentono questa maglia come nessun altro e io posso solo chiedere scusa, scusa, scusa. Non il giorno per fare altre valutazioni, voglio solo dire scusa”.
Una situazione quella di stasera che è stata casuale o che ha delle radici già precedenti?
“Non credo che nessuno dei giocatori in campo volesse giocare così. A volte riesce tutto male. Prima della partita ero nello spogliatoio e so che loro volevano vincere, era una partita importante per la nostra crescita. Nelle ultime 5-6 partite a parte il secondo tempo di Bergamo stavamo crescendo. Oggi abbiamo fatto una brutta figura. Credo che i giocatori volessero dare il meglio ma non ci sono riusciti”.
Adesso cosa si può fare?
“Credo che oggi la squadra abbia bisogno di sostegno, non credo che ci sia qualcuno tranquillo e felice oggi. Bisogna stare vicini a giocatori e staff tecnico. L’unica forma per uscire è farlo insieme. Non credo che oggi sia il giorno di punirci di più, la punizione è già stata quella del campo”.