Di Paolo Caselli
Siamo verso la fine della partita Fiorentina- Atalanta, e la squadra viola soffrendo, sta portando in cascina i tre punti, grazie all’ 1-0 di un sontuoso Chiesa, quando Babacar, subentrato a Simeone ha il match ball per chiudere l’ incontro.
Riceve palla da un gran lancio di Pezzella e si lancia da solo, in contropiede verso la porta atalantina. La cosa più difficile, è lo stop, perfetto, a seguire, a questo punto la gestione del pallone è solo tua due, tre falcate, il portiere avversario ti esce incontro, e tu lo batti come vuoi primo palo, palo lungo, inscomma quel che vuoi.
Babacar ha il pallone per diventare decisivo, chiudere la pratica Atalanta e portare a casa tre punti, ma a questo punto, l’ imponderabile, il secondo controllo è di stinco e la sfera, a etica dizione di un calcio che fu, arriva mamme mamme tra le braccia dell’ estremo difensore neroazzurro Berisha.
Lo stadio si spazientisce, le offese rotolano giù dagli spalti sulle spalle della punta viola.
Destino bizzarro quello di Babacar El Hadji Khouma, classe 1993, nato in Senegal, che a soli 16 anni entra nelle giovanili della Fiorentina, quindi ormai fiorentino d’ adozione.
Su di lui pesa un ingaggio importante, il più alto della rosa viola, rinnovato quando l’ attaccante viola era prossimo allo svincolo e corteggiato da diverse squadre italiane e non, anche in questa ultima sessione di mercato il Besiktas, squadra turca ha chiesto di lui.
Esordio in A con la Fiorentina, in gol contro il Genoa, Babacar viene mandato prima a Santander, poi a Padova per esplodere a Modena alla corte di Novellino con 20 reti in serie B.
Prandelli di lui dice che ha potenzialità illimitate, ma non gode mai della completa fiducia né dei tifosi, per il suo caracollare che appare indolente ed il suo modo un po’ sgraziato nel controllo del pallone, né della società che lo fa partire dalla panchina; vedi questa stagione Simeone arrivato a Firenze il giovedì e subito titolare, alla prima contro l’ Inter a San Siro.
Vogliamo sperare che il clamoroso errore perpetrato domenica sera non sia come quello di Pazzini a Siena, che, di fatto sancì il definitivo addio della punta, adesso in forza al Verona.
I soliti bene i formati dicono che a fronte di dichiarazioni con le quali dichiara di voler rimanere a Firenze, il suo intento reale sarebbe quello di svincolarsi a parametro zero, contratto in scadenza giugno 2019, staremo a vedere.
Intanto, crediamo che il suo sia soprattutto al netto di limiti strutturali nel controllo della palla, un problema psicologico chiaro hai la palla decisiva vuoi ” spaccare il mondo” e poi sbagli clamorosamente.
Dai Baba, credici, la davanti, questa Fiorentina ha bisogno di te!