Il direttore generale della Fiorentina Joe Barone ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport, ecco alcuni interessanti estratti che andremo ad analizzare:
“Nel tentativo di destabilizzare l’ambiente, qualcuno ha ipotizzato divisioni all’interno della società. Noi non accettiamo questo tipo di attacchi, da qualunque parte arrivino. E credo che non li accetti neppure il popolo viola. Andiamo avanti. Ringrazio Rocco che si sveglia ogni mattina e ci dice: “Andiamo avanti, andiamo a investire”. Con il Centro Sportivo e le perdite di questi due primi anni, siamo arrivati a oltre 300 milioni, penso sia il più grande investimento nella storia della Fiorentina in così poco tempo. Rocco ha già messo nella Fiorentina tanti tanti soldi, paga regolarmente tesserati e dipendenti e soprattutto ci mette sempre il cuore. Noi siamo uniti al 100% ed è brutto sentire falsità o cose inventate”.
“Prandelli? La verità è che è stato lui a volere la Fiorentina. Nel nostro primo colloquio non ha chiesto tre anni di contratto e non mi ha detto che ci porterà subito in Europa. Abbiamo parlato di calcio, di rapporti, di allegria, di gruppo. Lui crede nella nostra società che premia la meritocrazia e nel valore dell’attuale squadra. Dopo questo confronto insieme a Daniele Pradè abbiamo detto ho detto a Rocco che era la persona giusta”.
“Le idee del mister sono convinto che valorizzeranno i nostri tre attaccanti Vlahovic, Kouame e Cutrone, tre ottimi giocatori. Il calcio di Cesare farà rendere ancora di più Ribery che a volte brucia energie inutilmente, esalterà il rendimento di un Castrovilli che è partito alla grande Amrabat che era e resta un grande acquisto. Callejon con Cesare farà qualcosa di speciale. Peccato che lo spagnolo sia stato colpito dal Covid. Lo stavamo piano piano recuperando ai livelli migliori. Speriamo non torni troppo indietro”.
“È vietato parlare di stagione già conclusa. Lo ripeto, vietato. Questa Fiorentina ci regalerà tante sorprese. Purtroppo in questo momento non posso andare davanti alla squadra per dire che le scuse sono finite. Ora servono i fatti. Qualcuno ingiustamente ci accusa di non aver fatto investimenti. Andate a rivedere le cifre delle ultime campagne acquisti, o di quanto è cresciuto il nostro monte ingaggi che è passato da 49 a 70 milioni in due stagioni. Ci sono società come Atalanta o Napoli che stanno facendo molto bene ma che hanno dovuto aspettare una sei e l’altra quattro anni per raggiungere traguardi significativi. Abbiamo investito e tanto. Solo che i risultati non sono arrivati. Ma il campionato è appena iniziato”.
Come si evince dalle parole del dirigente viola, non sono state ben prese (ovviamente) le critiche che sono arrivate alla proprietà gigliata in questi anni in seguito agli scarsi risultati raggiunti sul campo, visto che con Montella prima e con Iachini dopo alla guida, questa Fiorentina non è riuscita ad avere un buon gioco per competere (almeno) per l’Europa League. Gli investimenti sono stati fatti per quanto riguarda il lato infrastrutture con il centro sportivo. Allo stesso tempo però una cospicua somma è stata impiegata per rinforzare l’organico con l’acquisto di Amrabat su tutti, ma anche Duncan, Cutrone (anche se su di lui pende sempre quel riscatto obbligatorio al raggiungimento di determinate presenze da titolare).
Che il problema sia il mister? Soltanto il tempo lo dirà, ora con il ritorno di Prandelli si riparte (quasi da 0) con un nuovo modulo, probabilmente il 4-2-3-1. Adesso il neo allenatore creerà le giuste dinamiche in modo da esaltare le qualità di ognuno, come ha detto il dg viola sono loro a scendere in campo, quindi, alibi finiti! Bisogna giocare con grinta e dimostrare a tutti la forza di questa squadra che rappresenta una città prestigiosa come Firenze. È vero che la stagione non è conclusa ma… serve svoltare perchè in un mese la Fiorentina giocherà ben otto volte! C’è anche la Coppa Italia, che non sia quella la retta via per l’Europa? Può diventarlo, perchè no?!