Le colpe dell’ennesima stagione partita male e proseguita peggio sono principalmente della società e di Rocco Commisso. Detto questo però adesso conta solo e soltanto il campo perché la classifica è talmente brutta che la salvezza oggi è l’unico obiettivo da perseguire e con grande attenzione. Dunque tocca mettere da una parte le scelte irresponsabili di una società che purtroppo le ha sbagliate praticamente tutte.
C’è il campo e c’è una Fiorentina inguardabile, molle e deconcentrata da far diventare squadra al più presto (magari a partire da lunedì). Oggi sembra un’impresa ai limiti del possibile e come avevamo già scritto non troppo tempo fa: in bocca al lupo a Cesare Prandelli. Unico a poter fare qualcosa di buono e provare a ricostruire una squadra che ad oggi semplicemente non c’è. Una squadra che non segna mai e fa errori da scuola calcio in difesa. Una squadra che perde sempre e comunque e che mai era partita così male negli ultimi 25 anni.
Tocca a Prandelli che si è imbarcato in questa situazione forse non avendo la piena consapevolezza delle difficoltà che avrebbe incontrato. Lunedì contro il Genoa è la partita di non ritorno. Se la Fiorentina non dovesse vincere neanche stavolta allora sarebbe indubbiamente la candidata principale alla retrocessione. Ed è bene esserne tutti consapevoli da subito.