Il confronto nello spogliatoio al termine di Frosinone-Fiorentina ha lasciato il segno. Stefano Pioli è parso scuro in volto anche ieri, quando dalla fine della partita erano già passati quasi tre giorni. Quel gol di Pinamonti non è proprio andato giù. La scossa al gruppo è stata inevitabile, anche se il tecnico viola ha riconosciuto per primo i propri errori.
Si, perché di errori di Pioli ce ne sono stati nella gestione del secondo tempo. Dopo che la Fiorentina ha trovato il vantaggio, la squadra si è pian piano sfilacciata e le ripartenze sono state affidate (come spesso capita) solo alla velocità ed alla verve di Chiesa. Non è piaciuta la confusione in campo, con il ruolo di regista che è stato occupato da Veretout, poi da Gerson ed infine da Edimilson. Un ruolo troppo delicato per non avere un padrone, tanto più in una partita in cui occorre equilibrio per mantenere il risultato acquisito.
I continui spostamenti hanno disorientato la squadra, questo è certo, tanto che qualcuno lo avrebbe anche fatto notare nel famoso confronto di venerdì sera. Pure Gerson, un altro che non sta certo brillando, è passato dal fare la mezzala all’esterno alto nel tridente, per finire proprio da regista.
E’ evidente che questa confusione non aiuti. Adesso, però, quello che si chiede a Pioli è che abbia il coraggio di cambiare, visto che ormai si è ampiamente capito che questo 4-3-3 non è il vestito adatto per la sua squadra. In tanti vorrebbero il passaggio al 3-5-2, con l’inserimento di un’altra punta al fianco di Simeone. Vlahovic? Mirallas? Il redivivo Thereau? Difficile fare nomi, anche perché nessuno convince pienamente per svariati motivi. Chiesa sarebbe ideale, ma a quel punto l’esterno destro dovrebbe farlo un giocatore come Diks.
Per adesso puro fantacalcio, ma qualche accorgimento sarà sicuramente attuato. Norgaard sta provando a ritagliarsi una chance e così finalmente Veretout potrebbe tornare a giocare come mezzala. Tanto per cominciare, non una brutta idea.