LO DICIAMO PRIMA CHE SI COMINCI: QUESTA FIORENTINA CI FARA’ DIVERTIRE
Siamo ormai ad un passo dall’inizio del Campionato, delle partite vere, quelle che contano e che pesano sul giudizio di una squadra e su chi l’ha costruita. Rimane ancora aperta una finestra di mercato (e questa è una incongruenza che dovrà essere sanata al più presto), ma ormai le squadre sono pronte e, chi più chi meno, inizieranno oggi e domani e far vedere le loro caratteristiche tecniche.
La Fiorentina parte un po’ in ritardo, complice una campagna acquisti che si è conclusa quasi sicuramente solo ieri, ma vogliamo scrivere, prima che il gioco cominci e quindi a scatola chiusa, i motivi della soddisfazione di chi scrive (ma non credo di essere il solo), che alla fine è il sentimento prevalente per una nuova Fiorentina, giovane, motivata e che ci farà sicuramente divertire.
E vi spieghiamo perché:
- Dopo una stagione deludente come quella dell’anno scorso, liberati finalmente dalla presenza ingombrante di un allenatore presuntuoso e arrogante (qualche anno a vedere il calcio in TV gli servirà), era doveroso azzerare anche la squadra, altrettanto colpevole per prestazioni inadeguate frutto non solo di schemi folli predisposti dal Mister ma anche di atteggiamenti e prestazioni al limite del sopportabile da parte di molti senatori della squadra che già l’anno scorso avevano evidenziato scarsa motivazione e voglia di andarsene.
- Ecco quindi che alcuni sopravvalutati hanno spiccato il salto verso l’empireo del calcio (Bernardeschi su tutti), altri a fine corsa si sono sganciati da un ciclo ormai concluso (Borja Valero, Gonzalo Rodriguez), altri ancora (Tello, Milic, Diks) hanno concluso l’esperienza in maglia viola senza lasciare alcun rimpianto, Tatarusanu e Ilicic si sono accasati in altre squadre con la consapevolezza di non poter più vestire la maglia viola e si sono rilanciati in nuovi progetti (più o meno ambiziosi non è poi così rilevante), Vecino, unico giocatore che ancora poteva dare qualcosa alla squadra, ha sposato l’Inter facendo scattare la clausola a suo tempo concordata (24 milioni, cifra di tutto rispetto), fino a Kalinic, cui impropriamente e con troppa facilità erano stati attribuiti valori di attaccamento alla maglia per il suo rifiuto dei cinesi, finalmente alla corte di Montella dopo un estenuante tira e molla sulla solvibilità dei cinesi del Milan (che la dice lunga sulla situazione del calcio mondiale). Insomma la squadra dell’anno scorso è stata smantellata GIUSTAMENTE, salvando soltanto Astori, Chiesa, i due nuovi acquisti del 2016 (Sportiello e Saponara) per niente coinvolti nella deludente stagione dell’anno scorso e Badelj, che con il cambio di procuratore ha capito che il solo futuro possibile per lui era continuare a giocare per la Fiorentina, con più convinzione e determinazione di quanto dimostrato finora.
- E tutti a dire: la squadra è smantellata, i DV vogliono vendere, ci comprano solo ragazzini sconosciuti e incassano le plusvalenze. Tutti: i giornalisti, ancora una volta inconsapevoli e ignari delle strategie della Società (non hanno azzeccato un giocatore uno), i tuttologi dei siti, proni ad esaltare le frecciate di una minoranza (Sì, di una minoranza) che ha perso la faccia sotto il balcone di Borja Valero e che ha continuato a far circolare veleni, bufale ma anche qualche giusta critica alla proprietà e a Corvino che mi pare abbia sortito un effetto positivo, una parte dei tifosi e della città che si è fatta vincere dalla rassegnazione e dallo sconforto, stanca dopo 15 anni di dover di nuovo ricominciare e forse illusa da traguardi e obiettivi che non sono stati mai alla portata della squadra ma che qualcuno, proditoriamente, ha fatto intravedere come possibili.
- Oggi abbiamo un allenatore coscienzioso che si assume le sue responsabilità (un vero Normal One) che ha condiviso con Corvino gli acquisti e le cessioni, una squadra di giovani talenti (la più giovane del Campionato Italiano), costruita per offrire a Pioli alternative possibili in tutti i reparti, un gruppo motivato, il tutto grazie a Corvino e alla Società senza l’aiuto di nessuno, dalle istituzioni che addirittura in alcune situazioni si sono messe di traverso cavalcando la facile onda della contestazione, all’imprenditoria fiorentina che si è subito sfilata lasciando il cerino in mano ai Della Valle.
- Victor Hugo, Gaspar, Biraghi, Benassi, Eysseric, Dias, Simeone, per non dimenticare Pezzella, Veretout, Milenkovic, Zekhnini sono pronti domani a scendere in campo, insieme a Sportiello, Astori, Badelj, Saponara, Chiesa e Tomovic (che forse con maggiore protezione del centrocampo dimostrerà ancora una volta di essere affidabile ed utile alla squadra), per far ripartire l’entusiasmo verso la Fiorentina giovane e più italiana, perché la squadra ci sarà sempre, con o senza i Della Valle, con o senza lo stadio nuovo, con o senza 20.000 abbonati (che comunque anche quest’anno, sono pronto a scommettere, saranno comunque intorno a 15/16.000), con o senza trofei in bacheca.
- Non sono in grado di fare pronostici sul piazzamento finale di questa squadra: posso però affermare con sicurezza che questa squadra ci divertirà, consentendo alla città, con un po’ di fortuna, di poter ambire a tornare nel giro delle competizioni europee. Ci siamo liberati delle conferenze stampa emossionali, di giocatori che hanno diviso la tifoseria viola (penso ad Ilicic e Tatarusanu), Corvino ha rinnovato fino al 2020, sicuramente non vinceremo niente neanche quest’anno, ma sono convinto che potremmo divertirci e, se tutti abbasseranno i toni e torneranno a fare il tifo per la Fiorentina, per Firenze e per questi ragazzi che, comunque la mettiate, ci rappresentano in campo e proveranno ad onorare questo impegno con più convinzione di chi li ha preceduti, torneremo a respirare un clima sereno, con i tamburi in Curva per festeggiare la fine della stupida tessera del tifoso, con le famiglie che torneranno sugli spalti per vedere i propri beniamini giocare, senza pregiudizi malevoli e senza dietrologie non dimostrabili.
- E sentiremo, sin da domani a San Siro, un unico e convinto grido: FORZA FIORENTINA, VIOLA ALE’
