“Paquetà e Belotti? Senza lo stadio di proprietà non si possono avere buoni giocatori. Con meno di 100 milioni di ricavi non possiamo fare come quei club che fatturano 400 milioni di euro. Questa è l’importanza dello stadio. Serve ad aumentare i nostri ricavi. Forse in questo calciomercato ci saranno più scambi rispetto al solito”. Lo ha detto Rocco Commisso a SportMediaset.
Una doccia fredda per tutti i tifosi viola che si preparavano a vivere un calciomercato da assoluti protagonisti. Ma quella di Commisso potrebbe essere anche pretattica. Infatti, come dice lui stesso in un altro passaggio in questa intervista: “Su Chiesa mi hanno detto che mi sono sbottonato troppo“. Ecco allora che lo stesso ragionamento potremmo farlo sul mercato. D’altra parte è risaputo che per fare gli affari migliori nel mercato non devi far sapere agli altri quanti soldi hai.
In sostanza se dici che hai soldi chiunque ti chiederà cifre enormi. Se invece fai arrivare il messaggio che non hai grandi disponibilità anche chi vende dovrà scendere a compromessi. Dunque rimaniamo della nostra idea: la Fiorentina nel prossimo mercato sarà protagonista. Ma capiamo la strategia di Rocco. Anche perché se davvero dovessimo aspettare lo stadio per vedere buoni giocatori non sarebbe poi una politica così Fast.
Dello stadio ad oggi non c’è assolutamente niente. Nella più rosea delle ipotesi i primi introiti dal nuovo impianto arriverebbero tra una decina d’anni, e considerando che Rocco ha detto che è venuto per vincere e non vivacchiare viene da sé pensare che c’è molta pretattica nelle sue parole di ieri.