Il concetto (e il problema) è molto semplice: se la Fiorentina vuole Dragowski titolare deve dargli un ingaggio adeguato. Questo è chiaro a tutti, sia alla società che al giocatore, ma i parametri sono molto diversi. Da una parte Pradè che sul piatto ha messo un rinnovo con un ingaggio doppio rispetto a quello attuale (si parla quindi di circa 700-800 mila euro a stagione), ma il giocatore sotto il milione non vuole firmare.
Sembrerebbe dunque una situazione impossibile o almeno arenata, ma le trattative vanno così: chi offre mette sul piatto una cifra (solitamente tenendosi del margine per contro rilanciare) mentre l’altra parte spara altissimo sperando di strappare il contratto della vita. Dragowski, ci dicono dalla Fiorentina, non ha problemi a rimanere a Firenze e questo tira e molla è dovuto soprattutto al suo entourage che punta a strappare il contratto migliore (alla Fiorentina o altrove).
Ad oggi quindi la situazione si può ancora far rientrare nella normale logica di una trattativa che sicuramente non è facile per Pradè ma è ancora in piedi. Anche perché è giusto ricordare che Dragowski ha un contratto con la Fiorentina fino al 2022 e con un ingaggio talmente basso che i viola si possono permettere anche di non farlo giocare per tre anni. Ma questa è una posizione che la Fiorentina non ha intenzione di prendere proprio perché essendo in piena trattativa ci saranno nuovi incontri per cercare di trovare un punto di contatto tra le parti.
Se però la Fiorentina dovesse vendere anche Dragowski attenzione a Viviano che potrebbe tornare a Firenze a basso costo e diventare il titolare della “sua” Fiorentina. Come ha detto Pradè Viviano può tornare solo a fare il titolare e se parte il polacco…