Facciamo ordine, o almeno… Ci proviamo: Federico Chiesa ha chiesto la cessione, Barone ha tuonato con un sibillante: “Neanche per mille milioni”, Pradè a lavoro presto con papà Enrico e Montella lo fa fuori dall’allenamento. Queste in sostanza, all’ora in cui scriviamo sono le ultime news sul talentino viola classe ’97, ieri sceso in campo per poco meno di un tempo nella sfida contro il Benfica persa per 2-1 in “Zona Cesarini”.
Stamane, sulle pagine de La Gazzetta Dello Sport, è stato svelato il retroscena dell’allenamento mattutino di Martedì, che è ovviamente precedente all’intervista (o meglio, alle due battute n.d.r.), rilasciate all’emittente americana Class CNBC. Montella infatti avrebbe allontanato Chiesa dall’allenamento, dopo diversi richiami, per via del suo impegno, ritenuto scarso.
Ecco che Joe Barone avrebbe preso “di petto” il ragazzo, ha alzato la voce, ed è qui che il braccio destro di Commisso ha esortato Federico Chiesa a chiedere scusa a tutta la squadra, posare con la nuova maglia, e rilasciare due battute a Class CNBC pena ovviamente la consueta multa:
“Per ora penso ad allenarmi per tornare in forma al 100% poi parlerò con la società. Decisione sul futuro? Rimandata”.
Rocco Commisso ribadisce più volte: “Non mi interessano i soldi, Chiesa non lo vendiamo”. Peccato che nelle ore successive, secondo Il Corriere Dello Sport il D.S. Daniele Pradè avrebbe contattato papà Enrico Chiesa, invitandolo ad un incontro al rientro in Italia. Se dopo il colloquio, la volontà di rinnovo non verrà espressa allora tutto passerà in mano a Barone.
E Montella? Vincenzo è tra i mille fuochi, pensa ad allenare la squadra a dargli il suo gioco, a far si che diventi sua immagine e somiglianza. Dopo la gara con il Benfica su Chiesa ha dichiarato:
“Ho un bel rapporto con lui, credo si stia indirizzando in un cammino e non è facile. Il mio compito è di rapportarmi con i ragazzi solo come allenatore”.
In sintesi: Ponzio Pilato. Ed è anche giusto che il tecnico lasci a gli altri gestire queste situazioni spinose alle quali, con le molle, dovrà cercare di isolare il suo spogliatoio, proteggendolo da brutte influenze.
Chiudiamo dunque con una riflessione: siamo al 25 di Luglio, il tempo scorre in modo inesorabile. Cedere o tenere? Stavolta nessuno plachi la voglia di essere rapidi come ama dire Commisso: “Fast, fast, fast”. Bisogna avere tempo di sostiturilo a dovere, anche perchè, più che si aspetta e più che certi giocatori (Keita, Berardi, De Paul), più vengono richiesti e tendono ad accasarsi.